Intesa Ferrovie-pendolari più corse anche di notte
QUARTO D’ALTINO. «Dopo mesi di trattative si è giunti all’accordo finale sul nuovo orario estivo, in vigore dal 12 giugno».
Ad annunciarlo sono i Comitati pendolari del Veneto Orientale e di Quarto d’Altino, insieme agli amministratori dei Comuni che sorgono lungo la tratta Venezia-Portogruaro. L’intesa è arrivata dopo l’incontro avuto con l’assessore regionale De Berti e il direttore di Trenitalia per il Veneto, Tiziano Baggio. Ecco le novità ufficiali, già anticipate nei giorni scorsi da La Nuova.
Si avranno più collegamenti nei giorni festivi e il sabato, soprattutto al mattino presto, come anche nel periodo estivo. Saranno introdotti due nuovi treni: alle 0.20 da Venezia per Portogruaro e alle 22.38 da Portogruaro verso Venezia. È previsto il prolungamento su Venezia di due corse finora limitate a Mestre. Si tratta dei treni delle 5.06 da Portogruaro nei giorni festivi e delle 12.06 da Portogruaro nei lavorativi escluso il sabato, anche nel periodo festivo. «Da settembre l’orario invernale assorbirà le novità estive, aggiungendo diverse corse nelle fasce di maggiore affluenza (al mattino, nel primo e nel tardo pomeriggio) secondo i dati di frequentazione degli ultimi due anni e mezzo, così da ottimizzare costi e risorse per permettere a tutti, in qualsiasi giorno, di spostarsi», spiegano comitati e amministratori locali, «permangono, purtroppo, le fasce d’interruzione per la manutenzione, nelle quali attualmente non sono possibili inserimenti di corse. La Regione sta lavorando concretamente al biglietto unico integrato treno-bus e amministratori e comitati spingeranno affinché questo lavoro porti i suoi frutti il prima possibile, anche in termini di integrazione oraria».
A breve si terranno degli incontri nei vari paesi per illustrare l’orario estivo. «Con gli interventi infrastrutturali soprattutto a Venezia Santa Lucia e gli investimenti regionali nel servizio chiesti da amministratori e comitati», conclude la nota, «è possibile iniziare a costruire sin da ora un nuovo modello di esercizio ferroviario più condiviso, da attuare non appena le condizioni lo rendano possibile. È questo il nuovo viaggio da intraprendere, al fine di incentivare sempre più gli utenti all’utilizzo del mezzo pubblico invece di quello privato, con un conseguente miglioramento della qualità della vivibilità dei nostri territori, oltre a un risparmio economico».
Giovanni Monforte
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