Insula e Confartigianato, un protocollo per recuperare 300 alloggi sfitti

Venezia, l’accordo permette di accelerare le procedure per realizzare i lavori di manutenzione

Maria Ducoli

 

Nel 2025 Insula punta al recupero di circa 300 alloggi sfitti, grazie al contributo di 5 milioni di euro stanziati dal Comune di Venezia all’interno del Piano Casa che per il prossimo anno prevede 9 milioni.

Un’operazione che, tuttavia, diventa spesso difficile e lunga, a causa della difficoltà nel trovare le aziende che siano in grado di occuparsi delle manutenzioni soprattutto in una realtà complessa come quella della Venezia insulare.

Per questo, Insula e Confartigianato Imprese Città Metropolitana hanno firmato un protocollo operativo per la ristrutturazione e riqualificazione degli edifici pubblici, per permettere alle imprese di iscriversi all’albo fornitori di Insula, per eseguire gli interventi sul patrimonio residenziale pubblico.

«Così, anche in caso di emergenza si può fare un affidamento diretto» spiega Fabio Raschillà, presidente di Insula, che anticipa la volontà di stringere collaborazioni anche con altre associazioni di categoria e ordini professionali.

Soddisfatto anche Siro Martin, presidente di Confartigianato della Città Metropolitana, per il quale l’iniziativa può essere una strategia per affrontare un 2025 che si prospetta essere all’insegna della contrazione, dopo gli anni del boom di lavoro con il Superbonus.

«Ciò che si perderà nella parte privata potrà essere recuperato nel pubblico, il mondo delle costruzioni ha bisogno di crescere. Mi auguro che il protocollo abbia effetto, è un’iniziativa importante».

Non solo, è anche il primo accordo di questo tipo in tutto il Veneto, che arriva in un momento significativo, in cui le domande per l’assegnazione di alloggi pubblici sono in crescita e le imprese hanno bisogno di lavorare.

Sono 20mila le realtà iscritte a Confartigianato nella provincia di Venezia, di cui circa 7mila quelle attive nel settore edile.

«Un numero sufficiente per dare una mano a Insula» prosegue Martin, «le difficoltà che si incontrano sono spesso di tipo burocratico, ma se c’è una collaborazione tra impresa e committente si riesce a far fronte ai problemi. L’appalto non è pensato per favorire chi vuole fare impresa, mentre è fondamentale che l’ente pubblico non strozzi le ditte ma le favorisca, perché poi quando chiudono il problema diventa sociale».

Con il protocollo si faciliterà, quindi, l’incrocio tra la domanda da parte di Insula e la potenziale offerta da parte delle imprese associate a Confartigianato, con l’obiettivo di agevolare gli interventi di recupero delle case comunali, ben 5.500 tra centro storico e terraferma.

«Quest’anno abbiamo usato 18 milioni per i lavori di manutenzione, sia ordinaria che straordinaria» ha spiegato Raschillà, sottolineando che oltre ai 9 milioni del Comune, nel 2024 hanno potuto beneficiare di altri finanziamenti, per dei bandi passati.

«Con i fondi previsti nel bilancio per il prossimo anno, si potrà proseguire il recupero degli alloggi, per riconsegnarli alla città e a chi ne ha bisogno» conclude Raschillà.

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