«Inspiegabile, Renato è molto esperto»

Maurizio Baldan domenica era in Croazia con la coppia caduta con l’aereo: «Di sicuro non è stata una bravata»
Di Elena Livieri

CAMPOLONGO. «Sono venuti fino a Campolongo perché nell’atterraggio all’aeroporto di Lusino, la mattina, ho forato la ruota anteriore del mio aereo. L’abbiamo riparata con il kit di emergenza ma Renato, al rientro, ha voluto precederci nell’atterraggio per essere pronto in caso avessimo avuto delle difficoltà»: a parlare è Maurizio Baldan, che domenica è stato in Croazia con Renato Franco e la moglie Lucia Battistello, il cui ultraleggero è precipitato la sera stessa, incidente che è costato la vita alla donna, mentre l’uomo versa in gravi condizioni. La coppia è molto conosciuta a Piove di Sacco dove gestisce da oltre trent’anni il negozio di parrucchieri “Renato” in via Da Molin. Baldan domenica volava con l’amico Tiziano Siviero su un altro ultraleggero e ricorda con voce provata come l’amico parrucchiere fosse davvero scrupoloso in volo. «Aveva voluto venire al nostro campo per assicurarsi che non avessimo problemi, in volo non lascia davvero niente al caso. Ha grande esperienza e non sappiamo ancora spiegarci cosa possa essere accaduto». Baldan non ha assistito all’incidente e ha appreso dello schianto dell’Eurostar dell’amico mentre portava il suo ultraleggero nell’hangar. «Ci eravamo salutati dopo una piacevolissima giornata trascorsa insieme», ricorda, «né io né il mio compagno di volo abbiamo assistito al decollo di Renato. Siamo corsi sul posto dell’impatto appena ci hanno informato dell’incidente, siamo stati anche in ospedale in tarda serata per rassicurarci sulle sue condizioni. La morte di Lucia ci lascia senza parole». Non è facile azzardare ipotesi sulle cause della tragedia: «Solo Renato potrà dire cosa è successo», dice Baldan, «l’unica cosa certa è che non si è trattato di una bravata. Se ci sia stata un’avaria, un tentativo fallito di rientrare sulla pista o altro, sono solo congetture prive di fondamento per ora».

Nell’incidente di domenica Renato Franco ha riportato fratture agli arti inferiori e al bacino, mentre la moglie Lucia Battistello, che era originaria di Brugine, è morta sul colpo. Il loro ultraleggero Eurostar era appena decollato dal campo Pegaso di Campolongo ed era diretto al campo La Fattoria di Cambroso. Pochi minuti dopo il decollo qualcosa è andato storto. Il biposto, intorno alle 19.30, si è schiantato con la parte anteriore contro il terrapieno della ferrovia in via Giare ed è poi rimbalzato fermandosi parallelo alla massicciata. Non c’è alcuna scia lasciata dall’aereo sul terreno: l’impatto sembra non essere stato in alcun modo frenato. Sul posto sono intervenuti Suem, vigili del fuoco e carabinieri. Per la donna non c’è stato nulla da fare. Franco è stato portato con l’elisoccorso all’ospedale di Padova dove è tutt’ora ricoverato in Rianimazione. Marito e moglie erano partiti di buon mattino per l’ennesima gita insieme sul loro ultraleggero: dovendo sorvolare l’Adriatico, una volta in cabina, hanno indossato il giubbotto salvagente e, agganciata la cintura di sicurezza, sono partiti spensierati.

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