Inseguimento con spari, un arresto

Musile. Sospettati di furto intercettati dai carabinieri, speronano l’auto dei militari i quali mirano alle gomme
MESTRE 17/05/02 operazione notturna Carabinieri posto di blocco Riviera del Brenta.... (C) Bertolin M. richiesto da Mion.. operazione notturna carabinieri
MESTRE 17/05/02 operazione notturna Carabinieri posto di blocco Riviera del Brenta.... (C) Bertolin M. richiesto da Mion.. operazione notturna carabinieri
MUSILE. Inseguimento sulla Triestina e spari nella notte tra Fossalta e San Donà. Una pattuglia della compagnia di San Donà ha incrociato un’Alfa Romeo Station Wagon mentre sfrecciava ad alta velocità. Poco prima era stato segnalato il tentativo di furto in un’abitazione a Fossalta di Piave, dove nella notte ci sono stati diversi casi di tentativi di intrusione in almeno sei case. Allora, sospettando potessero essere ladri in fuga, è iniziato l’inseguimento.


L’Alfa ha accelerato vedendo i lampeggianti. Nonostante i ripetuti tentativi di alt, l’inseguimento è continuato fino alla rotonda di Caposile.


Allora i carabinieri hanno affrontato la rotonda in contromano per posizionarsi di traverso e bloccare i fuggitivi. Ma questi li hanno speronati e nonostante l’impatto, e i danni riportati alla carrozzeria di entrambi i veicoli, la fuga è proseguita con le auto una di fianco all’altra.


Il carabiniere capo equipaggio ha sparato alle gomme degli inseguitori forandone una. Intanto sono arrivate in supporto altre due pattuglie.


I sospetti sono stati obbligati a scendere dall’auto. Erano quattro in totale, subito accompagnati in caserma. Le perquisizioni personali e dell’Alfa hanno dato esito negativo. I carabinieri hanno scoperto che il motivo della fuga era dovuto al fatto che due dei passeggeri, successivamente denunciati non potevano trovarsi in quel luogo.


Uno è I. O. , albanese di 19 anni, che aveva l’obbligo di dimora e di presentazione ai carabinieri nel comune di San Donà per fatti accaduti la scorsa estate. Insieme a un connazionale era stato arrestato per il reato di tentato omicidio, dopo una lite scoppiata con una terza persona nei pressi di un noto locale del litorale jesolano. L’altro, S. J. , anche lui albanese, di 28 anni, invece era stato colpito da un decreto di espulsione e pertanto non avrebbe potuto far ritorno in Italia prima del 2020. La quarta persona era una donna, albanese e incensurata contro la quale non hanno proceduto.


Alla guida, Denis Bozhani di 27 anni, albanese residente a Quarto d’Altino, con numerosi precedenti alle spalle, è stato invece arrestato con l’accusa di resistenza a Pubblico ufficiale. E gli sono state elevate varie sanzioni secondo il codice della strada, quindi sequestrato il veicolo e ritirata la patente di guida. Lo hanno trasferito alla camera di sicurezza della caserma di via Carbonera come disposto dal magistrato di turno. Già svolto il processo per direttissima al termine del quale, convalidato l’arresto, a Bozhani è stato imposto l’obbligo di firma presso la stazione carabinieri di Meolo per 3 volte la settimana, in aggiunta all’obbligo di dimora nel comune Quarto d’Altino in attesa del processo che è stato fissato al 27 novembre.


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