Insegnante stroncato dal male

Dolo, Nicola Sammarco era un conosciuto maestro di karate. Domani i funerali

DOLO

Un maestro di sport, di scuola, di vita. Una notizia tristemente attesa, ma che ugualmente ha ammutolito tutti. Nicola Sammarco, di Dolo, maestro di karate alla palestra Body Line di Cadoneghe, commissario d'esame karate per il Centro Sportivo Educativo Nazionale (Csen) Veneto e responsabile del laboratorio di tecnologia meccanica all'istituto Severi di Padova, ha perso domenica il suo ultimo combattimento, sconfitto dal male, lasciando attorno a sé un grande sgomento.

Cinquantuno anni, Sammarco viveva a Dolo con la moglie e i due figli. Tutti, per lui, hanno parole buone: «Insegnava da noi da una quindicina d'anni - ricorda Francesco Rotola, contitolare della Body Line - Ha trasmesso il suo amore per le arti marziali a persone di tutte le età, ha visto crescere molti bambini. I suoi allievi, oggi, sono diventati a loro volta istruttori della sua particolare disciplina».

Sammarco aveva codificato il "karate moderno Alfa", una "summa" di ciò che considerava la parte migliore di diversi stili, adattata al mondo occidentale. «Era una brava persona - continua Rotola - amato da chi lo frequentava. Per lui il karate era un modo di vivere».

Incredulità e turbamento c'erano anche all'Itis Severi, dove Sammarco insegnava. Di lui insegnanti, personale scolastico e allievi hanno una grande stima, e chi lo conosceva lo descrive come una persona buona, che ha cercato di lottare come un leone fino alla fine. Ieri, al suono della campanella, i colleghi erano choccati, nessuno aveva voglia di parlare. Molte persone si sono organizzate per essere presenti ai funerali: domani alle 15 la chiesa di Dolo accoglierà l'abbraccio alla famiglia di tutti coloro che l'hanno conosciuto e gli hanno voluto bene.

Cristina Chinello

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