Inquinamento alle stelle. Bettin: «Aria pessima la Regione gioca a scaricabarile»

Gli sforamenti del Pm 10 sono più del doppio di quelli consentiti dalle norme europee. L’assessore Boraso oggi incontra il “collega” De Berti: «Stiamo monitorando la situazione»
L'immagine pubblicata da Gianfranco Bettin sul suo profilo per dare l'allarme. La parte grigia è la cappa di polveri sottili capaci di depositarsi direttamente negli alveoli polmonari
L'immagine pubblicata da Gianfranco Bettin sul suo profilo per dare l'allarme. La parte grigia è la cappa di polveri sottili capaci di depositarsi direttamente negli alveoli polmonari

MARGHERA. «Stiamo monitorando con la Direzione Ambiente e l’assessore De Martin la questione. La situazione è tutt’altro che buona, per questo De Martin è già intervenuto con un provvedimento che riguarda il riscaldamento. Non piove da mesi e la situazione sul fronte ambientale è allarmante, per l’area veneziana ma anche per tutto il Veneto. Porrò oggi il problema all'assessore regionale De Berti con cui avrò un incontro sui temi della mobilità della nostra città, dalla pista di via Altinia alla messa in sicurezza dell’incrocio tra 14 bis e via Porto di Cavergnago: occorre concertare con la Regione Veneto dei provvedimenti da attuare assieme come amministrazioni locali per tentare di ridurre lo smog nelle città».

Dopo l’allarme, l’ennesimo, lanciato da Gianfranco Bettin, che chiede anche l’interessamento della magistratura, come avvenne nel 2005 a Venezia, di fronte alle mancate scelte politiche di lotta allo smog in Veneto e nell’area veneziana, che è tornata ad avvelenare l’aria per l’alta presenza di polveri sottili, qualche cenno di interesse viene espresso dall’amministrazione comunale veneziana. L’assessore alla mobilità Renato Boraso, che segue la questione con il collega De Martin, responsabile dell’ambiente, promette che porterà la questione all’attenzione della Regione e della giunta Zaia. Sulla vicenda anche ieri è tornato Gianfranco Bettin, ex assessore all’ambiente, oggi presidente della Municipalità di Marghera dov’è presente la centralina di via Beccaria, quela che ha per ora il record di sforamenti del Pm10 da inizio anno: 79 contro il limite Ue di 35, praticamente più del doppio di sforamenti dei valori di polveri sottili registrati dalla centralina urbana.

«La grave situazione ambientale di questa settimane nel Veneto e in tutta la pianura padana chiama in causa soprattutto le responsabilità delle Regioni e del Ministero dell’Ambiente, totalmente inerti di fronte alla criticità del quadro in cui ci troviamo», tuona Bettin. «Efficaci, infatti, sarebbero in particolare interventi di vasta scala, almeno a dimensione regionale o interregionale, incentivati da politiche nazionali che coordinino e sostengano sia azioni immediate che azioni di medio e lungo periodo. Invece, nulla si muove, e anzi si gioca a scaricabarile, con la Regione Veneto che rigetta sui Comuni l’onere dell’intervento. I Comuni, sia chiaro, hanno il dovere di agire ma è del tutto evidente dall’esperienza degli scorsi anni che azioni circoscritte all’ambito locale hanno poca o nulla efficacia. Tuttavia, bisogna incentivarle». E Venezia, che non è solo il capoluogo della nuova Città metropolitana, ma ai primi posti in Italia per la mobilità sostenibile e nella graduatoria Ecourban sul contrasto all’inquinamento urbano, dovrebbe essere capofila in questa richiesta, visti anche i dati pessimi dell’aria: «Venezia può e deve chiedere alla Regione e al Governo di agire immediatamente, con interventi di area vasta, nella crisi ambientale attuale», è l’appello di Bettin.

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