Inizia la messa, crolla il soffitto
Precipitati due metri quadrati d’intonaco con un affresco
CEGGIA. E’ quasi l’ora della messa e il soffitto crolla sfiorando i fedeli in chiesa per la cerimonia. Un crollo inaspettato, un rumore echeggiante, durato pochi secondi ma sufficiente per diffondere il panico generale delle persone presenti all’interno della chiesa di San Vitale a Ceggia. In pochi minuti le persone non riescono più a capire cosa devono fare e cosa sta succedendo. Sono le 8 e trenta di ieri mattina, quando le prime persone iniziano ad entrare in chiesa per assistere alla messa delle nove. Solitamente è una messa molto partecipata perché come da tradizione è quella dedicata ai ragazzi e alle famiglie. Nonostante, la bella giornata di sole fosse un’ irresistibile tentazione per andare al mare già dal mattino, la chiesa di Ceggia inizia a riempirsi molto prima delle nove. E mentre i fedeli cercano un momento per stare in silenzio religioso, un tonfo incredibile proviene dal fondo della chiesa. Due metri quadrati di soffitto precipitano squarciando una panca di legno sfiorando le persone che si trovavano negli ultimi banchi della chiesa.
Lo strappo di parte della copertura interna è stato talmente violento che si è trascinato non solo l’intonaco, ma anche parte dell’affresco centrale compresa la cornice decorativa, portando alla luce la struttura di canne usata un tempo per sorreggere i soffitti decorati a stucco. Dopo la paura, il dolore nel vedere la settecentesca chiesa di San Vitale e l’affresco della navata centrale in queste condizioni. L’affresco in questione raffigurante il «Trionfo di San Vitale» è stato dipinto da Giovan Battista Canal, nipote del Canaletto, nel 1793. «Ero nell’ultimo banco a sinistra della chiesa - spiega Enrica Rizzetto, 69 anni - quando ho iniziato a vedere alcuni pezzi di intonaco cadere sul banco, mi sono subito spostata verso sinistra e poi il crollo».«Se non mi spostavo - continua - mi sarebbe caduto tutto in testa, ho avuto un’enorme paura, la mia borsa è rimasta sotto i pezzi di calcinacci». Anche don Lorenzo Marigo, parroco di Ceggia è rimasto sorpreso per l’accaduto e dopo aver fatto uscire le persone che si trovavano all’interno, ha disposto subito la chiusura della chiesa per salvaguardare l’incolumità pubblica. Al più presto, verrà attivata una perizia statica per comprendere lo stato di conservazione in cui si trova l’intera struttura.
Le cause di un simile crollo, sono per ora sconosciute, come era sconosciuto fino a ieri che esistesse uno stato di pericolosità tale. In effetti, nessuno aveva notato cedimenti o segni che facessero presumere problemi statici o strutturali. Era stata notata solamente qualche fessura di tipo superficiale che interessava l’intonaco più esterno e pertanto non destava alcuna preoccupazione. Ora, la chiesa rimarrà chiusa, forse per tutta l’estate e le messe si svolgeranno alla Casa della Dottrina o in un altro posto come disporrà il parroco nei prossimi giorni.
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