Ingoia osso di pollo lungo 4 centimetri salvato in extremis

PORTOGRUARO. Si presenta in ospedale a San Donà con l’osso di un pollo, della lunghezza di 4 centimetri, incastrato sotto la gola nel delicato sfintere esofago superiore: un 64enne sandonatese rischia la vita e alla fine viene salvato dall’equipe del reparto di Otorinolaringoiatria dell’ospedale civile di Portogruaro.
Accade nel pomeriggio di venerdì. L’intervento, non complesso ma certamente delicato, dura 30 minuti.
Il paziente si trova ancora ricoverato, in regime di osservazione, in reparto, e tra oggi e domani potrebbe essere dimesso dalla struttura sanitaria portogruarese che oggi attende la visita del vescovo di Concordia Pordenone, monsignor Giuseppe Pellegrini, per il Giubileo del malato, organizzato nel contesto del Giubileo della Misericordia indetto da papa Francesco (pranzo comunitario alle 13 e santa messa alle 16).
Si sono vissuti momenti di grande angoscia nella famiglia dell’uomo, 64 anni, residente a San Donà. Il caso è stato davvero singolare. Il sandonatese stava pranzando con la famiglia. A tavola era stato preparato un pollo. Mentre lo stava mangiando ecco l’imprevisto. L’osso di pollo gli si ferma sotto la gola e l’uomo non riesce più a respirare, tanto che alcuni familiari lo portano subito al pronto soccorso della sua città. Presentava la gola bloccata. E’ riuscito a spiegare al personale sanitario che non riusciva a deglutire, poiché avvertiva un forte dolore. Faceva anche molta fatica a respirare. Il paziente è stato quindi sottoposto alla diagnostica. Le radiografie hanno evidenziato la presenza di un osso della lunghezza di 4 centimetri sotto la gola. Da San Donà il 64enne è stato trasferito a bordo di un’ambulanza all’ospedale di Portogruaro, dove è stato accolto nel reparto di Otorinolaringoiatria. Qui è stato sottoposto a intervento chirurgico.
Lo hanno operato l’otorino Alessandro Fuggetta e l’anestesista Massimo Marzolini. L’osso è stato estratto. Era lungo 4 centimetri e si era incastrato nell’esofago cervicale, o più esattamente nello sfintere esofago superiore, che lo stesso osso avrebbe potuto perforare, con gravi conseguenze. L’intervento chirurgico quindi è stato molto tempestivo. In seguito all’operazione, conclusasi con successo, le condizioni del paziente sono subito migliorate. Oggi le sue condizioni fisiche, pur restando ricoverato, sono buone. Appresa la notizia, la direzione generale si è complimentata con il personale del reparto di Otorinolaringoiatria di Portogruaro, per la tempestività con la quale è stato compiuto l’intervento.
Rosario Padovano
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