Ingoia la dentiera mentre mangia il gelato
MESTRE. Un sudcoreano, ospite in albergo a Mestre, si presenta al Pronto soccorso dell’Angelo lamentando forti dolori alla base del collo: era visibilmente sofferente e presentava una ipersecrezione salivare. Con l’aiuto di un’operatrice che accompagnava il turista nel suo viaggio per le principali città italiane, salta fuori che, mentre passeggiava per Mestre mangiando un gelato, improvvisamente il signor K.O.K. ingeriva accidentalmente una protesi dentaria mobile dell’arcata superiore, della dimensione di circa 5 centimetri, composta da placca, denti e da due ganci metallici appuntiti laterali di fissaggio. È successo sabato scorso: il dottor Andrea Pellegrini del pronto soccorso si è subito reso conto della gravità della situazione. I ganci metallici appuntiti che sporgevano dalla protesi, infatti, potevano perforare la mucosa dell’esofago e portare alche alla morte. È iniziata così tutta la procedura per salvare il paziente con un intervento gestito a più mani dagli specialisti dell'Angelo.
Sono stati somministrati immediatamente farmaci antidolorifici e miorilassanti, questi ultimi per ridurre lo spasmo muscolare esofageo. Per capire la sede esatta dell’ostruzione è stata eseguita una radiografia diretta dell’esofago, che ha mostrato la presenza della protesi dentaria, “ancorata” alle pareti laterali con i ganci metallici; il rischio di perforazioni era alto e aumentava man mano che passava il tempo, a seguito dell’infiammazione della mucosa attorno al corpo estraneo e del contemporaneo peggioramento dello spasmo esofageo.
Il paziente è stato quindi ricoverato in Otorinolaringoiatria, dove è stata tentata la rimozione del corpo estraneo, in sedazione, con un gastroscopio flessibile. Tentativo fallito. Il nordcoreano è stato quindi portato in sala operatoria dove il dottor Rajbir Powar ha eseguito una esofagoscopia rigida, leggi inserimento di un tubo metallico rigido dalla bocca all’interno dell’esofago: l’obiettivo è quello di rimuovere il corpo estraneo facendolo scorrere all’interno dello strumento, proteggendo così le pareti dell’esofago da eventuali ulteriori traumatismi. Con altre manovre e il contributo dei dottori Roberto Fuson, Lorenzo Trombetta e Alessandra Vitalba è stato estratta la dentiera.
Il successivo controllo non mostrava altre lesioni sospette e così il signor K.O.K. poteva essere dimesso in tempi brevi, potendo proseguire il suo viaggio. Per il reparto di Otorinolaringoiatria diretto dal primario Roberto Spinato un successo, reso possibile dall’intervento di vari specialisti coinvolti in multidisciplinarietà.
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