Ingiunzione di pagamento al ministero della Giustizia

San Donà. Clamorosa iniziativa del Comune per il mancato arrivo da Roma di due milioni legati al tribunale. L’assessore Menazza: «Problemi di liquidità»
LAZZARINI FGAVAGNIN SAN DONA TRIBUNALE NUOVO X GLI INTERNI (ERA CHIUSO) E CI SERVE UN PERMESSO
LAZZARINI FGAVAGNIN SAN DONA TRIBUNALE NUOVO X GLI INTERNI (ERA CHIUSO) E CI SERVE UN PERMESSO

Tagli e mancati contributi, le casse del Comune rischiano di restare vuote penalizzando i servizi. Si annuncia un anno tra i più difficili per la finanza dei Comuni italiani e per San Donà significherà in particolare un taglio attestato tra un milione 300 mila e un milione 600 mila euro su un bilancio complessivo di circa 28 milioni. Il problema è che mancano poi ancora i soldi del ministero per l’ex tribunale (due milioni circa) e poi gravano sul bilancio le spese del nuovo teatro, per il quale la Regione dovrebbe ancora garantire un contributo. Il Comune adesso ha deciso di mettere in mora il ministero della Giustizia per la questione tribunale. Scatterà dunque un’ingiunzione di pagamento. È il primo passo compiuto per far valere i propri diritti.

Intanto l’intera amministrazione comunale si sta attrezzando per cercare le soluzioni migliori che consentano di mantenere i servizi pur in questa situazione di pesanti tagli e mancati contributi. «Si aggiunga che da gennaio», spiega l’assessore al bilancio Valter Menazza, «è cambiato il sistema di contabilità, che rende più trasparente la gestione, ma ci obbliga  a spendere solo in presenza di disponibilità finanziaria certa. I Comuni, quindi, avranno gli stessi problemi di liquidità delle imprese. È paradossale che sia proprio lo Stato a imporre un sistema rigoroso ai Comuni e dall’altra a non mantenere gli impegni nel trasferire le somme dovute».

Menazza ha dunque stilato un sorta di partita doppia in cui compare solo il dare e non certo l’avere per le casse comunali. «Ad oggi, per esempio», ricorda, «non è ancora arrivato il saldo del fondo di solidarietà 2014. Così come sono pesantissime due eredità del passato, vale a dire tribunale e teatro. Per il tribunale, chiuso per ridurre i costi e accentrare tutto a Venezia, il Comune ha già pagato tutte le spese che il ministero della Giustizia avrebbe dovuto rimborsare. In realtà attendiamo ancora il saldo 2011-2012-2013-2014 per un totale di circa due milioni. Questa spesa è stata sostenuta dal bilancio di San Donà anche a vantaggio dei cittadini degli altri nove Comuni del mandamento del tribunale. Per questo ci vediamo costretti, dopo diversi tentativi infruttuosi, a procedere con un’azione eccezionale mettendo in mora lo Stato con la predisposizione  di un decreto ingiuntivo verso il ministero di Grazia e Giustizia. Il teatro è stato realizzato in parte con fondi trasferiti dalla Regione. Il Comune ha già pagato le imprese, ma non ha ancora avuto gran parte dei contributi regionali per oltre un milione».

«A fronte di questa situazione difficile», conclude Menazza, «si devono trovare soluzioni nuove, che consentano l’erogazione di servizi a costi minori».

Giovanni Cagnassi

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