Ingegnere muore mentre fa jogging

Gardigiano. La tragedia poco dopo le 8.30: Oleh Heorhiychuk trovato da tre podiste riverso nel fosso lungo via Canaletto

GARDIGIANO. La corsetta mattutina, prima di andare al lavoro, gli è stata fatale. Oleh Heorhiychuk, 46enne di origine ucraina, è stato trovato riverso nel fosso lungo via Canaletto a Gardigiano, a poche centinaia di metri da dove abitava dal 2007 con la moglie e i figli. Probabile sia stato un malore a stroncargli la vita. A scoprire il corpo tre donne, podiste anche loro, che hanno avvertito un agricoltore impegnato a lavorare nella sua proprietà.

La tragedia è stata scoperta poco dopo le 8.30 di ieri, ma probabile che si sia consumata almeno un’ora prima. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Scorzè, i vigili del fuoco, i medici del Suem ed è anche stato avvertito pure il parroco, don Lino Bertollo. Da una prima ricostruzione, Heorhiychuk era partito da casa, in via Vecchia Moglianese, poco prima delle 7; una rapida corsa per tenersi in forma prima di andare al lavoro. Sembra che conoscesse bene quel tratto di strada, perché più volte aveva percorso quel giro.

Via Canaletto è una strada di collegamento tra Gardigiano e la zona Tarù, nel comune di Venezia. La striscia d’asfalto taglia in due le distese di campi e spesso, da queste parti, si vedono podisti a qualsiasi ora del giorno. Tra i civici 35 e 37 si è sentito male ed è caduto nel fosso a fianco. Non si sa se abbia perso la vita all’istante oppure sia stata la poca acqua contenuta all’interno a soffocarlo; di certo tre donne, passate di lì sempre per un po’ di moto, hanno notato l’uomo e si sono allarmate. Hanno chiamato il contadino, intento a lavorare nei campi, e hanno telefonato al pronto soccorso. Su indicazione dei medici, hanno girato il busto del 46enne per capire se fosse ancora vivo, ma il corpo era ancora caldo e il cuore non batteva già più. I sanitari sono corsi, comunque, in via Canaletto, ma per Heorhiychuk non c’erano più speranze. Intanto in zona arrivavano pure i pompieri e i militari della locale stazione. Le indagini hanno preso in esame anche la possibilità che il 46enne fosse stato urtato da un mezzo e rimasto vittima di un incidente, ma nei minuti successivi è apparso chiaro come sia stato un malore a essergli stato fatale. Comunque sul suo corpo sarà eseguita l’autopsia e le verifiche degli inquirenti sono ancora in corso. Intanto in via Canaletto è arrivata pure la moglie Liliyana, connazionale e coetanea del marito, per il riconoscimento della salma: soccorritori e militari l’hanno consolata per la disperazione. Attorno alle 11 la salma è stata rimossa. «Una famiglia integrata e ben voluta da tutti qui a Gardigiano» spiega l’uomo intervenuto per primo a prestare i soccorsi e conoscente del 46enne, « Heorhiychuk era molto stimato. Quando le tre donne mi hanno chiamato, mi sono precipitato sul punto dove si trovava l’uomo ma ormai era già morto». Ingegnere in un’azienda, la moglie è una guida turistica. La coppia ha quattro figli, equamente divisi tra maschi e femmine; il primogenito lavora all’estero, il secondo è rientrato in fretta e furia dalla lezione universitaria.

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