Infusione di staminali a Celeste: "E' andato tutto bene"
MESTRE. «E' andato tutto bene, l'infusione è stata effettua senza alcun problema». Così Ezio Belleri, direttore generale degli Spedali Civili di Brescia, al termine della somministrazione della cura secondo il metodo Stamina sulla piccola Celeste.
Ad assistere alla cura, oltre al dottor Andolina esecutore materiale della puntura, c'erano la dottoressa Molino, biologa di Stamina Foundation, un'infermiera di Mantova e il dottor Mastroeni, ausiliario del tribunale di Venezia.
«E' andato tutto bene, sono stato io stesso ad eseguire la puntura e non è stata necessaria nemmeno l'anestesia» ha detto Marino Andolina vice presidente di Stamina Foundation, incaricato a somministrare la cura dal dottor Mastroeni ausiliare del tribunale di Venezia. «Celeste ora è nella sua camera dove trascorrerà la notte per lasciare domani l'ospedale» ha concluso Andolina.
«Opero gratuitamente e conoscevo già la famiglia di Celeste. Nelle prossime settimane seguirò l'infusione su un altro paziente» ha detto Andolina.
Sulle condizioni di Celeste Marino Andolina sostiene che siano peggiorate. «La sospensione della terapia non ha sicuramente giovato alla bambina».
Martedì intanto le cure con cellule staminali riprenderanno anche per Noemi, bambina affetta da Sma1 per la quale si è pronunciato il tribunale di L'Aquila che ha nominato ausiliario la dottoressa Molino.
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