Infortunio mortale, patteggiano in tre
NOVENTA. Otto anni fa l’incidente sul lavoro costato la vita ad Alessio Guerra, di Noventa dopo un lunghissimo calvario. Ieri sono arrivate le sentenze per alcuni dei titolari della cava teatro dell’infortunio, la “Boccato Danilo & figli snc” di Roncadelle di Ormelle, accusati di omicidio colposo. Danilo Boccato, Lionello Boccato e Flavio Vedovato (datore di lavoro di Guerra) hanno scelto il patteggiamento, mentre Flavio Trentin, il terzo titolare della cava, ha scelto il dibattimento: è stato rinviato a giudizio, per lui il processo si aprirà il 17 settembre.
Danilo Boccato ha patteggiato 1 anno, 5 mesi e 10 giorni, Lionello Boccato 1 anno, 6 mesi e 20 giorni, Flavio Vedovato un anno e mezzo. Tutti hanno ottenuto la sospensione condizionale della pena. Alessio Guerra era rimasto vittima di un incidente sul lavoro il 10 giugno del 2006, a 31 anni: gli si è rovesciato il cassone di metallo che stava manovrando con alcuni colleghi durante operazioni di manutenzione di un macchinario della ditta di trasporto ghiaia . Quel giorno ha avuto inizio il suo calvario, che si è protratto per quasi sei anni. A seguito dell’infortunio infatti era rimasto tetraplegico. Dapprima era stato ricoverato all’ospedale di Treviso, poi a Vicenza e Udine, fino a che i suoi genitori hanno deciso di portarlo a casa. Guerra, a seguito di un aggravamento, nel 2011 era stato ricoverato nella Rianimazione della struttura sanitaria di San Donà. Lì, il 13 gennaio 2012, è morto a causa delle complicanze di una broncopolmonite. Per quel decesso era stato indagato il medico di famiglia di Guerra, accusato di aver sottovalutato alcuni sintomi polmonari accusati dal giovane durante la sua malattia. La Procura di Venezia ha archiviato il caso. Per quell’incidente sul lavoro la famiglia di Alessio Guerra è stata liquidati con un milione e 800 mila euro.
Fabiana Pesci
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