Influenza suina nel Veneziano sale a tre il numero dei ricoverati

MESTRE. Sale a tre il numero di pazienti ricoverati negli ospedali dell’Asl 12 per forme gravi di influenza suina (H1N1). Stabili sono le condizioni del paziente ricoverato nella Rianimazione dell’ospedale dell'Angelo e proveniente dall’ospedale di Portogruaro, mentre è confermato come affetto da H1N1 anche il caso sospetto su cui si sono svolti venerdì gli accertamenti: in questo caso si tratta di una donna di 91 anni, ricoverata all'Angelo nel reparto di Malattie infettive. Il quadro clinico della donna, nonostante l’età, non è critico.
Infine il terzo caso accertato, all'ospedale Civile del centro storico, dove è stato ricoverato un giovane paziente, cittadino dello Sri Lanka, ricoverato in Rianimazione nei giorni scorsi, e trasferito ieri, migliorato nel quadro clinico complessivo, nel reparto di Malattie infettive. Una situazione, secondo il primario Enzo Raise, che nel territorio veneziano è ancora sotto controllo. «Abbiamo i farmaci e i macchinari per intervenire nei casi più gravi, in questo periodo in cui si sta raggiungendo il picco influenzale», spiega Raise. Il paziente arrivato da Portogruaro è trattato con un macchinario che permette di pompare ossigeno direttamente nel sangue senza passare per i polmoni - debilitati dalla malattia - e con un farmaco specifico anti-virale, utilizzato per i casi più gravi, che permette di abbattere la capacità di moltiplicazione del virus già nelle prime 48 ore. L’uomo resta in rianimazione, ma le sue condizioni sono stabili. Non appare grave invece il quadro clinico dell’’anziana di 91 anni.
«È molto probabile che sia perché», spiega ancora Raise, «la donna sia entrata in contatto, quando era giovane, con il virus H1N1 che sappiamo essersi diffuso tra gli esseri umani anche negli anni Venti. La memoria immunitaria si è quindi svegliata, e ha cominciato a combattere il virus prima che iniziassimo la terapia a base di farmaci». In miglioramento anche le condizioni del giovane ricoverato al Civile del centro storico.
«L’influenza suina può creare conseguenze gravi in persone già fragili come gli anziani, le persone colpite da tumore, i trapiantati e in generale tutti coloro che hanno scarse difese immunitarie», tranquillizza Raise, «ma per le persone in buona salute si risolve con qualche giorno di febbre e disturbi gastro-intestinali». «Nelle settimane a cavallo dell’anno, quelle del picco, tra il 2009 e il 2010 ci sono stati in tutto il Veneto 13 decessi, nello stesso periodo tra il 2010 e il 2011 sono stati 22, mentre quest’anno», aggiunge, «per il momento siamo a 7, ma non nel Veneziano, dove ci sono comunque gli strumenti per intervenire e salvare le persone più gravi, come già l’anno scorso».
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