Influenza, raggiunto il picco stagionale

Nell’ultima settimana a letto 3.350 persone nel Veneziano: sono 12 mila dall’inizio dell’epidemia  
Un termometro per misurare la febbre ad un bambino a letto con l'influenza, in un'immagine d'archivio. Dall' 8 al 14 gennaio 2018 il numero degli italiani colpiti dall'influenza è stato pari a circa 832.000 e gli italiani messi a letto dal virus sono quasi 4 milioni, piu' precisamente 3.883 mila. E' quanto emerge dal nuovo rapporto epidemiologico Influnet a cura dell'Istituto superiore di sanità e relativo alla seconda settimana del 2018. Piu' colpiti i bambini. FRANCO SILVI /ANSA
Un termometro per misurare la febbre ad un bambino a letto con l'influenza, in un'immagine d'archivio. Dall' 8 al 14 gennaio 2018 il numero degli italiani colpiti dall'influenza è stato pari a circa 832.000 e gli italiani messi a letto dal virus sono quasi 4 milioni, piu' precisamente 3.883 mila. E' quanto emerge dal nuovo rapporto epidemiologico Influnet a cura dell'Istituto superiore di sanità e relativo alla seconda settimana del 2018. Piu' colpiti i bambini. FRANCO SILVI /ANSA

MESTRE. Sono già 12 mila i veneziani costretti a letto dal virus influenzale di quest’anno. Dati forniti ieri dal Servizio vaccinale della Usl 3 Serenissima, con la conferma che in Veneto le persone che si sono ammalate finora rimangono comunque molte di meno rispetto alla media nazionale. In quest’ultimo caso, infatti, dopo aver raggiunto livelli particolarmente alti, l’epidemia ha cominciato a calare, mentre in Veneto e a Venezia prosegue, e potrebbe essere prossima a raggiungere il suo picco. L’incidenza nazionale, che nei giorni scorsi ha toccato il picco dei 15 casi ogni mille abitanti, è scesa nella seconda settimana di gennaio ai 13,1 casi ogni mille abitanti. Va ricordato che l'influenza è provocata da un virus, quindi serve solo riposo e mai antibiotici (che non servono per debellare i virus ma solo i batteri) da usare solo su decisione del medico in caso di una complicanza, eventualità molto molto rara.

Antibiotici sempre meno efficaci, su 500mila non funzionano


Nel Veneto e a Venezia l’aumento è progressivo ma, come detto, i livelli sono ancora inferiori: 10,9 i casi ogni mille abitanti rilevati in Veneto, mentre nel Veneziano è sovrapponibile, con valori comparabili, e di poco superiori a quelli regionali nella fascia d’età 5-14 anni. A partire da questi livelli di incidenza, si calcola che si siano registrati in Veneto 53.640 nuovi casi nel corso dell’ultima settimana rilevata (di cui 3.350 nel territorio nel Veneziano), e che il totale di casi fin qui provocati dall’epidemia sia salito a 195 mila in tutta la regione e appunto oltre 12 mila nel Veneziano.

«L’osservatorio dei medici sentinella», spiegano dalla Usl 3 «nel Veneziano segnala per la settimana appena conclusa un costante aumento dei casi in età pediatrica, che fin qui si erano mantenuti ben al di sotto della media regionale, e un lieve calo dell’incidenza nella fascia degli adulti. Se confermato, il dato potrebbe far ritenere che anche nel Veneziano sia stato raggiunto il picco influenzale, e che nelle prossime settimane l’epidemia potrebbe entrare nella fase calante».

Per far fronte al virus influenzale di quest’anno, anche la Usl 3 si era attivata a inizio ottobre per attuare la campagna vaccinale. Oltre il 50 per cento dei cittadini a rischio si è già vaccinato. L’Usl 3 è stata impegnata assieme ai 445 medici di famiglia al lavoro sul proprio territorio di competenza, e in tutto sono state oltre 120 mila le dosi di vaccino consegnate ai medici per il servizio nei loro ambulatori, e garantite nei distretti sociosanitari e al Dipartimento di prevenzione di Mestre. Il primo obiettivo era quello di tutelare i cittadini con più di 65 anni, i bambini piccoli e coloro che già soffrono di patologie che, in caso di influenza, potrebbero subire un aggravamento tale da metterli a rischio anche della propria vita. I sintomi del virus di quest’anno finora sembrano essere in linea con quanto già visto dodici mesi fa, comprendendo febbre, forme di infiammazione alle vie respiratorie e disagi gastrointestinali.


 

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