Influenza, raddoppiano i bambini malati
Natale in compagnia dell’influenza per 15.240 veneti - tantissimi anche i veneziani - che hanno dovuto fare i conti con febbre e raffreddore, spesso accompagnati anche da vomito e diarrea. Il virus, dalla sua comparsa fino ad ora, ha messo a letto 54.700 persone in tutta la regione, con una incidenza di 31 casi per 10.000 assistiti, pari a meno della metà di quella nazionale fissata a 72,3 casi per 10.000. Ma il peggio deve ancora arrivare: gli esperti prevedono infatti il picco dell’influenza nella seconda metà del mese.
I dati emergono dall’ultimo “Rapporto epidemiologico del sistema di sorveglianza dell’influenza” redatto dalla Direzione prevenzione della Regione Veneto e diffuso nelle scorse ore dall’assessore regionale di reparto, Luca Coletto, relativamente al periodo 19-25 dicembre.
Rispetto alla settimana precedente, le persone colpite da influenza sono aumentate sensibilmente, sia a livello veneto che nazionale. Natale rovinato, dunque, anche per centinaia di veneziani colpiti dal virus proprio nel periodo di vacanza. Sono i piccolissimi da 0 a 4 anni i soggetti maggiormente esposti all’influenza nella nostra regione, con una incidenza di 79,5 bambini ogni 10.000 (a livello nazionale il tasso si attesta a 211, la scorsa settimana in Veneto era del 39,3). In netta crescita anche i casi registrati tra i pazienti veneti di età compresa tra i 5 ed i 14 anni, con un tasso attorno ai 38 casi ogni 10.000, più del doppio rispetto alla settimana precedente. Le classi di età centrali sono risultate costanti negli ultimi giorni. Discorso a parte per gli over 65: l’incidenza di casi è raddoppiata in una settimana, ma resta pur sempre la più bassa tra tutte le fasce d’età (16 ogni 10.000 persone).
Rispetto alle stagioni precedenti, dal monitoraggio della Regione emerge un anticipo dell’incremento dell’incidenza simile solo alla stagione 2014-2015 che aveva avuto un andamento anomalo con un picco anticipato e una intensità maggiormente prolungata. Sono al momento tre, a livello regionale, i casi di influenza degenerati in polmonite che sono stati diagnosticati in anziani già affetti da patologie pregresse.
Pochi giorni fa il dottor Luca Gino Sbrogiò, responsabile del Dipartimento di prevenzione dell'azienda sanitaria veneziana, aveva spiegato come «La forma di influenza che ci ha colpiti quest’anno non presenta caratteristiche particolari rispetto al solito, ma non per questo va sottovalutata».
Per rallentare il contagio restano sempre valide le abitudini igieniche che si consigliano da anni: lavarsi sempre le mani, primo veicolo di diffusione di microbi e germi, e coprirsi bene la bocca quando si starnutisce, specie se in presenza di altre persone. In caso di febbre, fondamentali sono il riposo e l’assunzione di molti liquidi. (ru.b.)
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