Influenza al picco: colpisce di più i bambini

I dati ufficiali dell'Asl: tra gli "under 14" registrati 189 casi ogni 10 mila persone
Due bambini visitati da una pediatra in una foto d'archivio. ANSA/FRANCO SILVI
Due bambini visitati da una pediatra in una foto d'archivio. ANSA/FRANCO SILVI

VENEZIA. Raggiunto il picco dell’epidemia influenzale. Con qualche settimana di ritardo, rispetto agli anni precedenti, il virus ha iniziato a costringere a letto un numero maggiore di persone. Colpa anche delle temperature più miti che hanno fin qui caratterizzato l’inverno, riducendo sensibilmente gli effetti della diffusione dell’influenza. Il ceppo del virus che sta colpendo la popolazione è l’A:H1N1, il medesimo che si manifesta dal 2009, e il più diffuso lo scorso anno. Per far fronte alla situazione era stato messo a disposizione un vaccino modificato di due componenti su tre rispetto alla campagna 2014-15, inserendo un nuovo sottotipo A:H3N2 (la cosiddetta variante Svizzera) e una nuova variante di tipo B (Pukhet) di provenienza australiana. Allo stato attuale delle cose la fase epidemica è sicuramente in corso per quanto riguarda la popolazione al di sotto dei 14 anni. Le ultime rilevazioni, forti anche del supporto della rete Influnet che raccoglie le segnalazioni di numerosi medici di famiglia e pediatri di libera scelta, dicono che a inizio febbraio sono raggiunti numeri significativi in questa fascia di età pediatrica, con una incidenza di 189 casi ogni 10 mila persone. La scorsa settimana i casi sono diminuiti (174 su 10 mila). Per l’età pediatrica, quindi, nel mese di febbraio si è superato abbondantemente il valore soglia di 62 casi su 10 mila che indica l’inizio dell’epidemia vera e propria. Il picco sembra già raggiunto e i dati indicano però una fase di stasi dell’epidemia. Per gli adulti i valori sono inferiori agli anni precedenti. A inizio febbraio il numero di casi si è avvicinato alla soglia epidemica (che per gli adulti è di 38 casi su 10 mila) senza però raggiungerla, e la scorsa settimana si è avuto un lievissimo calo, con 33 casi ogni 10 mila persone in Veneto.

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