Infilzato dalla falce, verrà fatta l’autopsia

PORTOGRUARO. Verrà eseguita quasi sicuramente l’autopsia sul corpo di Adelino Aggio, lo sfortunato ex bidello di 62 anni rimasto ucciso in tragiche circostanze in un canale irriguo che scorre vicino ai suoi appezzamenti terrieri, all’altezza di via Sindacale 88, nella località di Viola di Serrai. La magistratura di Pordenone (indaga il pm di turno Federico Facchin) sembra intenzionata a voler chiarimenti sulla dinamica della tragedia, per capire se l’uomo sia morto per il taglio alla gola o per annegamento.
Il canale infatti presentava un livello di 50-60 centimetri d’acqua e il cadavere dello sfortunato ex dipendente comunale era riverso a pancia in giù. Va specificato, comunque, che la ferita alla gola di Aggio era molto profonda, per cui l’ipotesi più accreditata è che il pensionato sia rimasto ucciso quasi subito.
È scivolato o si è sentito male? Anche questo si dovrà chiarire. L’esame autoptico, il cui incarico verrà conferito questa mattina o al massimo domani, dovrebbe sgombrare il campo dai dubbi. Una cosa però sembra certa. Quel che è avvenuto sabato in tarda mattinata è sicuramente stato un incidente, pur nelle sue crudezza e drammaticità.
«Era una persona perbene, molto serena e trascorreva il tempo al lavoro nei campi», hanno raccontato i vicini. Tra questi anche un cugino. Si tratta di Bruno Aggio che abita a pochi metri di distanza dall’abitazione di Adelino. «Una tragedia che ci ha colpito profondamente, un vero e proprio fulmine a ciel sereno», ha commentato ieri, mentre continuava un fitto via vai nell’abitazione, «mi sono accorto che era accaduto qualcosa di grave quando è sopraggiunta l’ambulanza. Sono uscito e mi sono informato. Avevano appena trovato mio cugino, riverso nel canale in una pozza di sangue».
Bruno Aggio è affranto. «I figli hanno scoperto il cadavere nel canale a pancia in giù, ma il taglio all’altezza della gola era profondo. Non si riesce a capire però come si sia procurato quella ferita».
La salma di Adelino Aggio si trova nella cella mortuaria del cimitero di via Mercalli a Portogruaro. L’ex dipendente comunale era molto apprezzato nelle scuole in cui aveva svolto le mansioni di bidello. Lo ha ricordato anche il sindaco Antonio Bertoncello. «Insegnanti e alunni», ha riferito, «lo conoscevano per la sua disponibilità e sorriso. È difficile accettare certi fatali appuntamenti con il destino». (r.p.)
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