Infermità mentale parziale Torta può andare a processo

Per lo psichiatra Alessandro Marcolin e per il medico legale Claudio Rago, il 68enne Riccardo Torta, in carcere con l’accusa di aver ucciso e massacrato Nelly Pagnussat, è solo parzialmente incapace...

Per lo psichiatra Alessandro Marcolin e per il medico legale Claudio Rago, il 68enne Riccardo Torta, in carcere con l’accusa di aver ucciso e massacrato Nelly Pagnussat, è solo parzialmente incapace di intendere e volere, in particolare le sua capacità intellettive «sono grandemente scemate senza che siano abolite completamente».

Per questo sarebbe consapevolmente capace di partecipare al processo, pur «essendo persona pericolosa». I due medici lo scrivono nella perizia psichiatrica che hanno consegnato nei giorni scorsi al giudice veneziano Alberto Scaramuzza, che aveva dato loro l’incarico nello scorso aprile. Il magistrato ha fissato per il 5 ottobre l’udienza durante la quale Marcolin e Rago illustreranno alle parti le motivazioni per le quali sono giunti a queste conclusioni. Se dovessero essere confermate, Torta partirebbe già con uno sconto di un terzo sulla pena a suo favore che, aggiunto ad un altro terzo nel caso i suoi difensori, gli avvocati Giorgio Bortolotto e Antonio Bortoluzzi, chiedessero il rito abbreviato, alla fine la condanna per il pregiudicato non sarebbe certo pesante. I parenti dell’anziana vittima si costituiranno parte civile con gli avvocati Renato Alberini e Mauro Ferruzzi.

I fatti risalgono al 15 gennaio scorso. Torta aveva sfondato con un martello il cranio della vicina, che lui chiamava zia non tanto perché era davvero una parente ma per consuetudine. L'anziana era morta per quella forte martellata, quindi l'ex contrabbandiere veneziano aveva cominciato a tagliare il corpo in pezzi con una sega elettrica, in modo da poterlo nascondere nei sacchi della spazzatura.

Quello che è rimasto oscuro sarebbe il movente, ma non sarà facile capirlo: potrebbe non esserci stata una spiegazione logica, visti i problemi mentali che sicuramente aveva l'arrestato, in cura da anni al Centro di salute mentale di Mestre. L’uomo già in precedenza aveva dato segni di squilibrio. (g.c.)

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