Infermieristica, a Mirano resta solo il tirocinio in ospedale

Chiude il corso di laurea attivo da anni nella sede universitaria di piazza Garibaldi lezioni dal vivo solo a Mestre. L’ateneo di Padova conferma: «Mancano docenti»

Mirano

Nel sito dell’Università di Padova non c’è più alcun riferimento al corso di laurea in Infermieristica con sede a Mirano. Este, Feltre, Mestre, Montecchio, Precalcino, Padova, Portogruaro, Rovigo, Treviso: sono queste le sedi a disposizione degli studenti che vogliono intraprendere questo percorso di studi. Quella di Mirano è stata invece chiusa, almeno per il prossimo anno. «Il corso di Mirano è stato mantenuto per quello che riguarda la parte pratica dei tirocini», spiega il prof. Carlo Agostini, presidente del corso di laurea in Infermieristica, «l’ospedale e le strutture di Mirano verranno ancora utilizzate per la parte di frequenza ospedaliera, che secondo me è la cosa più importante». Se i tirocini rimangono all’ospedale di Mirano, le lezioni in aula saranno invece trasferite nella sede di Mestre. Una decisione che non entusiasma molti studenti: l’accorpamento determinerà un aumento degli alunni in aula, a discapito, sostengono alcuni, della qualità dell’insegnamento.

Ma cosa ha spinto l’Università di Padova a prendere questa decisione. Mancanza di docenti? Anche, la questione riguarda il numero dei docenti di riferimento, quelli che devono essere assegnati per forza per poter attivare il corso stesso. Qualche mese fa l’Università di Ferrara si era offerta di coprire i corsi della sede di Rovigo, liberando così alcuni professori che si sarebbero potuti trasferire nella sede di Mirano. La proposta era stata però respinta dall’ateneo di Padova. «Il problema è che abbiamo avuto una riduzione del numero degli studenti di Infermieristica», continua il prof. Agostini, «dopo la conferenza Stato-Regione ci è stato assegnato un numero di studenti inferiore a quello che abbiamo richiesto e quindi è stato impossibile rispettare le esigenze che ci sono nei vari centri didattici. Nell’area del Veneziano c’erano due corsi, si è deciso di individuarne uno singolo composto da cento studenti». I tirocini rimangono a Mirano, mentre le lezioni in aula vengono quindi trasferite a Mestre. Gli studenti dovranno spostarsi per ascoltare le lezioni, anche se è probabile che ci sarà la possibilità di seguirle anche in via telematica, utilizzando il computer. «Le lezioni frontali verranno fatte in parte con la telecamera», sottolinea il direttore, «se io se fossi uno studente preferirei comunque frequentare le lezioni in aula in modo da avere di fronte il docente e avere la possibilità di porre domande e chiarire dubbi. Le lezioni in aula sono un’altra cosa, comunque questa sarà una decisione che faranno localmente i vari coordinatori».

Se per il prossimo anno si prospettano lezioni online, l’auspicio di molti è che si tratti di una situazione provvisoria, che duri solamente per il prossimo anno accademico. Ma se gli iscritti non aumenteranno, è probabile che la sede di Mirano resti chiusa a lungo. —



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