Infarto, salvato da un carabiniere
Un uomo di 56 anni di Padova colpito da infarto e salvato da un carabiniere in un bar della città. È accaduto l’altra sera al bar Quintavalle dove fortunatamente è transitata in quel momento la “gazzella” dell’Arma durante un normale turno di controllo. Una pattuglia del nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di San Donà è passata lungo via Vizzotto all’altezza del bar notando immediatamente che era accaduto qualcosa di grave. I militari in servizio hanno visto all’interno del locale un uomo sdraiato a terra con diverse persone attorno. I due carabinieri si sono allora fermati e sono corsi all’interno del pubblico esercizio, constatando che la persona a terra era cianotica, non respirava e non aveva praticamente battito cardiaco. Stava rischiando di morire da un secondo all’altro e non c’era tempo da perdere.
Sono stati attimi di frenesia e paura durante i quali i due carabinieri hanno mantenuto i nervi saldi. Una volta all’interno e capito cosa stesse accadendo, uno dei due militari ha iniziato a effettuare subito il massaggio cardiaco, mentre l’altro collega ha immediatamente richiesto l’intervento del 118 con i sanitari del Pronto soccorso. Dopo qualche minuto di massaggio cardiocircolatorio, seppur rantolando, il padovano ha ripreso a respirare e anche il cuore è tornato a battere. Il pericolo più grave era scampato.
Poco dopo è arrivata l’ambulanza che, stabilizzato il paziente, lo ha caricato per il trasporto d’urgenza al Pronto soccorso dell’ospedale di San Donà. Il paziente è stato successivamente trasferito al reparto di Cardiologia del nosocomio di Mirano dove è stato dichiarato fuori pericolo nella notte.
L’uomo, residente a Padova, come hanno raccontato alcuni testimoni si trovava al bar dove stava bevendo un bicchiere d’acqua e menta quando improvvisamente si è accasciato al suolo, colto da probabile infarto. Gli avventori non sapevano cosa fare e lo hanno attorniato, come spesso accade in questi frangenti. Ma in quel momento di indecisione e panico sono arrivati i carabinieri. L’uomo è ancora ricoverato all’ospedale di Mirano in osservazione, ma dovrebbe essere dimesso entro pochi giorni anche perché non è più considerato in pericolo di vita.
Giovanni Cagnassi
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