Infarto mentre cammina in Strada Nuova a Venezia: salvato con il defibrillatore dell’albergo

Ottantenne accusa un malore, un turista di passaggio che fa il medico lo soccorre in attesa del Suem. La testimonianza del portiere dell’hotel Giorgione: «Abbiamo fatto ciò che dovevamo, spero stia bene»

Camilla Gargioni
L’hotel Giorgione, a due passi da campo Santi Apostoli
L’hotel Giorgione, a due passi da campo Santi Apostoli

Stava camminando lungo Strada Nuova nel primo pomeriggio di ieri, in zona Santi Apostoli, quando si è sentito male accusando un infarto. In soccorso dell’uomo, T. A., ottantanne residente nel Bolognese, è intervenuto un medico di passaggio proprio in Strada Nuova.

Momenti concitati, in cui il medico ha prontamente chiamato il Suem 118, che gli ha indicato il Dae (defibrillatore semiautomatico esterno) più vicino da poter utilizzare, localizzato a pochi metri all’hotel Giorgione. «Avevo appena iniziato il turno, intorno alle 14.30, quando è entrato quest’uomo chiedendomi il defibrillatore», racconta Yacob Camuffo, che si trovava alla reception dell’albergo, «sono uscito con lui per vedere quale fosse la situazione. Ha effettuato il massaggio cardiaco, con il 118 sempre collegato telefonicamente».

Mentre il medico continuava nelle operazioni di soccorso, sono arrivati gli operatori del Suem che hanno completato il soccorso e portato l’uomo al Civile, ricoverandolo in unità coronarica. «Era senza battito», ricostruisce Camuffo, «poi finalmente ha fatto un respiro. Ricordo che c’era una signora con lui, in stato di shock. Abbiamo agito come avrebbe fatto chiunque: muoverci subito. Spero che stia bene».

Un intervento non solo fortuito, ma anche frutto della presenza capillare di defibrillatori semiautomatici in città. Venezia, infatti, è una delle città meglio “cardioprotette”, così come il territorio che la circonda.

I Dae collocati dall’Usl 3 in questi anni sono ben 142. Se ne possono trovare 68 sono nella città d’acqua, di cui 34 sono negli hotel. Trenta sono localizzati nelle isole, mentre 44 nel territorio da Marcon a Chioggia. A questi, si sommano molti altri Dae collocati però in strutture sportive e private.

Nel sito dell’Usl 3 è oltretutto presente una mappa, periodicamente aggiornata, che prova a mettere insieme le centinaia di Dae attivi sul territorio. Quelli collocati dall’azienda sanitaria, con il proprio Suem118, sta in parte nelle teche verdi pubbliche, parte nelle sedi istituzionali in collaborazione con l’amministrazione regionale e comunale e con le municipalizzate.

A Venezia città storica, appunto, alcuni sono stati collocati con un’apposita convenzione nelle portineria di alberghi, in modo che la collaborazione con gli operatori turistici permetta di mettere i Dae a disposizione anche dei flussi turistici. Esistono poi molte strutture sportive che per regolamento sono dotate di Dae.

In ogni caso, se c’è una persona che sta male per prima cosa bisogna sempre chiamare il Suem 118, che indicherà a chi chiama come procedere e dove andare a cercare un Dae se utile. Sempre il personale del Suem poi, telefonicamente, spiega come usare il Dae. Il Dae analizza automaticamente il ritmo cardiaco, determina se per tale ritmo è necessaria una scarica e, se essa è necessaria, seleziona sempre in modo automatico il livello di energia necessario.

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