Infanticidio di Londra, la polizia non cerca più il corpo di Farah
CHIOGGIA. Colpo di scena nel caso Boscolo Gnolo. Il corpo della bambina è a tutti gli effetti scomparso. La polizia ha infatti ufficialmente smesso di cercare tra le tonnellate di spazzatura il corpo della piccola Farah Boscolo Gnolo, considerando impossibile proseguire. Si tratta della figlia di Federica Boscolo Gnolo, la donna chioggiotta rinchiusa nel carcere di Holloway a Londra con l’accusa di infanticidio. La notizia della cessazione delle ricerche è stata comunicata qualche giorno fa al console Massimiliano Mazzanti: «La polizia ci ha chiamato», ha detto il console da Londra, «e ci ha ufficialmente comunicato che hanno posto fine alla ricerca del corpicino della bambina, anche perché più passavano i giorni e più era impossibile analizzare i residui della spazzatura del quartiere, tenuta dal 27 gennaio separata dal resto. Hanno detto che hanno fatto tutto quello che potevano fare, ma che non continueranno più».
La drammatica dichiarazione potrebbe però essere sfruttata dall’avvocato penalista Sharma Sudhansu dello studio MB Law Solicitor a favore della donna. Mancando la prova concreta della morte della bambina, il destino della chioggiotta, che fino a qualche giorno fa sembrava andare solo nella direzione della condanna, potrebbe improvvisamente cambiare. Per la polizia inglese non ci sono dubbi che la colpevole sia la mamma, in quanto le telecamere interne dell’Hotel Lily di Fulham dove la donna lavorava e viveva, dimostrano che la piccola non è mai più uscita dalla stanza dopo esserci entrata di ritorno dall’Italia. L’avvocato potrebbe però puntare sul fatto che senza la prova concreta, la conclusione della polizia è una deduzione e non un’evidenza. Inoltre, le ultime parole di Federica Boscolo Gnolo si riferiscono alla denuncia di scomparsa della bambina. Nel corso della prima udienza, la donna ha infatti dichiarato di comprendere l’inglese e di capire le accuse che le venivano rivolte, ma non ha voluto rispondere a nessuna domanda.
Nel frattempo i genitori Fabiano e Rosanna sono tornati a Londra per andare a trovare per un’ora in carcere la figlia, ma sono già rientrati. Il consolato ha ultimato le pratiche per recarsi in carcere e la donna ha acconsentito a una visita, ma per adesso tutte le ore a disposizione vengono lasciate alla difesa che sta probabilmente costruendo una strategia ad hoc in vista del 21 aprile, quando Federica Boscolo Gnolo si troverà per la seconda udienza davanti alla corte dell’Old Bailey, prima del processo fissato il 7 luglio.
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