Infanticidio di Londra, Federica a processo il 31 luglio

Non è bastata l’ammissione del reato. La giovane di Chioggia non ha risposto al giudice che le chiedeva se era colpevole

CHIOGGIA. Strategia difensiva o disperata presa di coscienza? Il processo per l’accusa di infanticidio contro Federica Boscolo Gnolo si terrà il prossimo 31 luglio. Nell’ultima udienza, avvenuta martedì alla corte criminale di Old Bailey a Londra, l’avvocato penalista Sharma Sudhansu ha letto un memoriale della donna, in cui emergeva la verità agghiacciante sulla fine della piccola Farah. La descrizione dei fatti non lasciava spazio a nessun dubbio, tanto che si pensava che il processo previsto per il 6 luglio non fosse necessario e arrivasse a giorni la sentenza.

Il penitenziario di Holloway dov'è detenuta Federica Boscolo Gnolo
Il penitenziario di Holloway dov'è detenuta Federica Boscolo Gnolo

Eppure da ieri qualcosa a livello giuridico è cambiato. La polizia di Scotland Yard ha infatti rivelato alcuni dettagli sull’ultima udienza che cambiano la lettura del memoriale e aprono ulteriori scenari sul futuro della donna. Per la legge inglese, fino a quando l’imputato non ammette con la propria voce di essere responsabile del reato, non si può giudicare né innocente né colpevole. Ed è proprio questo quello che è successo durante l’ultima udienza. Nonostante nel memoriale la donna ripercorresse i minuti di quella giornata dell’orrore, alla domanda diretta del giudice che le chiedeva se si ritenesse innocente o colpevole, Federica Boscolo Gnolo non ha risposto. Questo dettaglio, che alla luce della confessione descritta nel memoriale potrebbe apparire insignificante, per la legge inglese è determinante. Non si conoscono le parole utilizzate nel testo dalla donna, ma da quello che emerge da quanto riportato da Scotland Yard, non possono essere utilizzate come ammissione di colpa, bensì come descrizione dei fatti. Nel memoriale la donna racconta a tutti gli effetti di aver ucciso la piccola Farah e di essersi sbarazzata del cadavere, ma per la legge inglese non basta per emettere una sentenza senza processare l'imputato. Per essere davvero ritenuto una persona colpevole, il soggetto deve ammetterlo con le proprie facoltà, altrimenti verrebbe giudicato solo nei fatti. Per questo il processo si farà, basandosi – come aggiunge la polizia inglese – sulla perizia psichiatrica che verrà fatta in questi mesi.

Federica Boscolo Gnolo era stata arrestata il 29 gennaio scorso e portata direttamente nel reparto di psichiatria del carcere di Holloway, dove era rimasta qualche giorno. Durante la prima udienza la donna aveva affermato di comprendere l’inglese e il reato di cui era accusata, per poi tacere. Nelle settimane successive aveva utilizzato le ore a disposizione per incontrare l’avvocato, tra i migliori penalisti d’Inghilterra. Non essendo stato trovato il cadavere della bambina, si pensava che la difesa puntasse sull’assenza di prove. Invece, due giorni fa, il colpo di scena o l’abile manovra del penalista. Se Federica avesse risposto subito di essere colpevole, la corte criminale avrebbe potuto giudicarla senza considerare le attenuanti, la depressione post parto e lo stress di gestire lavoro e figlia. In questo modo, rimane invece aperto uno spiraglio che potrebbe portare a una pena ridotta, nonostante la vita della donna sia ormai per sempre spezzata.

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