Individuati i tre vandali che lunedì hanno bloccato il tram: hanno solo 13 anni
MESTRE. I vigili urbani del nucleo di Polizia giudiziaria ci hanno messo poche ore a dare un nome ai tre giovanissimi vandali che lunedì, per puro divertimento, hanno scassinato l'armadio della centralina di alimentazione del tram in viale San Marco, provocando un calo di tensione che ha fermato il convoglio per oltre un'ora - tra le 14 e le 15 - con conseguenti disagi per i passeggeri e Actv costretta a mettere in strada corse bus.
Subito, alcuni testimoni avevano detto di aver visto alcuni giovanissimi armeggiare attorno alla cabina elettrica, poco prima che tutto si fermasse: un incrocio con le immagini riprese dalle videocamere in zona e i tre ragazzini sono stati identificati. Si tratta di tredicenni della zona: il loro nome è stato segnalato alla procura dei minori, ma evidentemente sono troppo giovani per essere chiamati a rispondere dei loro atti. Saranno invece le loro famiglie a doversi far carico di risarcire Avm-Actv.
L'assessore ai Trasporti Renato Boraso era stato fermo: «Basta, adesso sarà tolleranza zero verso questi ragazzetti o ragazzotti che si divertono a spaccare e creare forti disagi alla città. Avete idea di quanto pesano i danneggiamenti a fermate e mezzi Actv sulle casse di Avm? Un milione di euro l’anno se ne vanno per sistemare vetri rotti di fermate e quant’altro riguardi il trasporto pubblico a Venezia, per colpa di vandali. Adesso basta».
L'assessore aveva lanciato una proposta: «Invito gli autori di questo danneggiamento a fare una cosa semplice: si presentino subito davanti al loro preside e spieghino che sono stati loro a commettere il danno, chiedendo scusa. Perché posso assicurare che l’amministrazione comunale andrà fino in fondo". Non l'hanno fatto e a dare loro un nome - informando le famiglie - sono stati gli investigatori del nucleo di Pg della polizia municipale.
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