Indagine sulle spese Ipab Vecchi gestori in mora

Il nuovo consiglio invia le lettere agli amministratori in carica tra 2008 e 2012 dopo che la Corte dei Conti ha ipotizzato un danno erariale di 800 mila euro
Di Diego Degan

CHIOGGIA. I vecchi amministratori dell’Ipab si arrabbiano mentre quelli nuovi li mettono in mora per danni. È contrariato, Matteo Penzo. La notizia dell'indagine della Corte dei conti, per un presunto danno erariale di 800mila e rotti euro, nel periodo della sua presidenza alla casa di riposo lo fa anche arrabbiare e la sua indole di poliziotto vede, nella fuga di notizie, una specie di complotto. «Bisogna spiegare» afferma «che le scelte gestionali sono del direttore, non del presidente o del consiglio d’amministrazione, che sono organi di indirizzo politico. Non ci sto a questo gioco al massacro. Farò valere le mie ragioni. La Nuova sa cose di cui nemmeno io sono a conoscenza».

Ma anche l'attuale presidente dell'ente, Damiano Boscolo Chio, pur di avversa parte politica, ha qualche motivo di amarezza. «Questo stillicidio sulle presunte irregolarità degli anni passati intralcia il nostro lavoro, perché turba la tranquillità di cui avremmo bisogno per risolvere i tanti problemi che ci stanno di fronte» dice.

Ma il suo non è un richiamo alla censura. Tutt'altro. «La comunicazione della Corte dei conti è arrivata pochissimi giorni fa» spiega Boscolo Chio «Ne daremo conto all'albo pretorio dell'ente, come impone la legge, e procederemo con gli adempimenti previsti. L'augurio è che sia fatta presto chiarezza e, comunque, che tutto questo non sia di ostacolo al lavoro dell'attuale consiglio di amministrazione che, con quelle vicende, non c'entra nulla».

Nei prossimi giorni, quindi, «partiranno le raccomandate destinate agli amministratori precedenti» (i componenti del consiglio di amministrazione e i direttori che si sono succeduti dal 2008 al 2012) per la cosiddetta messa in mora, un atto dovuto per interrompere la prescrizione e per evitare che il presunto danno erariale, se sarà riconosciuto, possa essere addebitato all'inazione dell'attuale Consiglio d’amministrazione.

Intanto si fa viva anche l'Ugl, sindacato che con Penzo ha una conflittualità di lungo corso. «Apprendiamo con soddisfazione» scrive il segretario regionale Loredano Bertajola «che la Corte dei Conti sta indagando sulla passata gestione della casa di riposo. In questi anni l'Ugl ha segnalato agli organi competenti, le questioni relative ai concorsi annullati, l’utilizzo esagerato dell’agenzia interinale, una consulenza anomala e altro ancora. Con la massima fiducia negli organi competenti, aspettiamo di capire se quanto segnalato corrisponda a verità».

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