Indagine oncologica del Comitato S. Nicolò

Portogruaro. Raccolta dei casi di malattia nella zona dell’elettrodotto, le risposte di Terna e Comune
FOTO GAVAGNIN PORTOGRUARO VIA SAN NICOLO ELETTRODOTTO A RIDOSSO DELLE CASE, SCUOLE E IMPIANTI SPORTIVI
FOTO GAVAGNIN PORTOGRUARO VIA SAN NICOLO ELETTRODOTTO A RIDOSSO DELLE CASE, SCUOLE E IMPIANTI SPORTIVI

PORTOGRUARO. Da quasi un anno il Comitato di San Nicolò sta compiendo un censimento per conoscere il numero esatto di persone che si sono ammalate di tumore, e per sapere con precisione quante di queste sono decedute e quante invece sono rimaste in vita.

In tutte le famiglie di San Nicolò, riferiscono dal comitato, si è registrato almeno un caso di tumore. La notizia viene resa pubblica proprio nei giorni in cui il Movimento 5 Stelle di Portogruaro, attraverso il capogruppo di maggioranza Claudio Fagotto, aveva evidenziato valori di elettromagnetismo oltre la soglia di rischio, nel settembre 2017.

Domani ci sarà anche un confronto tra Comune e Terna, in cui verranno diramati i dati più recenti del monitoraggio. La questione è nota, ed è quella che riguarda la presenza dell'elettrodotto, proprio sopra le teste dei bambini che frequentano le elementari di via Magellano. Nei dintorni c'è anche un parco giochi e diverse villette. Ieri però sull'aumento esponenziale di microtesla denunciato dai pentastellati sono arrivate le smentite di Terna e del Comune. «Terna», si legge in una nota, «desidera tranquillizzare la popolazione di San Nicolò, come già fatto con il Comune di Portogruaro con la lettera inviata il 16 ottobre 2017 completa dei dati di corrente registrati tra l’11 e il 22 settembre 2017. Terna ribadisce che tali valori corrispondono ad una induzione elettromagnetica di gran lunga inferiore ai limiti previsti dalla normativa italiana vigente che è tra le più restrittive al mondo e che nella sua definizione ha già applicato il principio di precauzione».

Quasi identico il comunicato del Comune che dice di aver «sollecitato già dall’inizio mandato e formalmente diffidato il gestore ad avere tempestivamente ed in modo efficiente la disponibilità dei dati relativi ai valori di induzione magnetica generati dall’elettrodotto. Il monitoraggio attuato con il supporto di Arpav, ha riportato valori che si sono sempre mantenuti abbondantemente al di sotto, non solo del valore normativo, che ricordiamo essere di 10 microTesla, ma anche dei 3 microTesla che la norma assume quale limite nel principio di precauzione per i nuovi impianti».

«In ogni caso, anche sul piano della difesa giudiziale del Comune», conclude la nota, «il problema è costantemente presidiato e laddove venissero riscontrate condotte non rispondenti alla disposizioni normative (che al momento non è dato riscontrare) il Comune non esiterà ad agire a presidio dell’interesse pubblico proprio e di quello dei cittadini residenti nella zona». (r.p.)

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