Incubo gabbiani l’hotel Gritti si affida a un falconiere

Iniziativa a difesa della tranquillità degli ospiti dell’hotel  intimoriti dalla sempre maggiore aggressività degli uccelli
Interpress/M.Tagliapietra Venezia 05.08.2017.- Un falco per allontanare piccioni e gabbiani dai clienti in terrazza del Gritti Palace.
Interpress/M.Tagliapietra Venezia 05.08.2017.- Un falco per allontanare piccioni e gabbiani dai clienti in terrazza del Gritti Palace.
Per difendere gli ospiti di riguardo del lussuoso hotel Gritti dalla voracità dei gabbiani, arriva anche un falco con tanto di falconiere.


Era l’estate dello scorso anno quando - come documenta anche la foto che pubblichiamo - un gabbiano affamato “planò” sulla terrazza del Gritti per strappare letteralmente dalle mani di un cliente una tarina che stava per addentare.


Un fatto che documentò oltre ogni dubbio l’invadenza dei gabbiani, rapaci ormai “addomesticati” a Venezia - ma sempre potenzialmente pericolosi - che sarebbero ormai vicini alle diecimila unità e che hanno di fatto, più dei colombi, ridotti di numero e più deboli, preso il controllo della situazione.


Per questo ora al Gritti sono corsi al riparo e hanno appunto ingaggiato un falconiere con falco al braccio che “presidia” la terrazza dell’hotel quando viene servita la colazione per evitare che i clienti possano essere disturbati dai gabbiani.


Quando anni fa - prima delle catture e dei metodi antifecondativi che ne hanno fortemente ridotto il numero - Piazza San Marco era letteralmente invasa dai colombi, anche il Comune aveva pensato all’introduzione di una coppia di falchi per intimorirli, ma poi si era soprasseduto, temendo effetti «cruenti». Ma ora che i gabbiani cominciano a farsi sempre più invadenti e aggressivi, ecco chi rispolvera la soluzione, come ha iniziato a fare appunto l’hotel Gritti.


L’aeroporto Marco Polo di Tessera ha ad esempio già da tempo in servizio un falconiere per allontanare i rapaci che possono disturbare il decollo dei voli. Si utilizzano falchi pellegrini e sacri, tipici delle nostre zone, tutti esemplari nati in cattività, che vanno denunciati quando nascono e muoiono, dotati di un registro di carico e scarico, È infatti proibito è proibito catturare un falco in natura.


L’animale viene lasciato libero solo al momento giusto per intervenire e mettere in fuga il gabbiano.


Venezia - spiegano i ricercatori che hanno già analizzato il fenomeno - è un luogo ideale per la proliferazione dei gabbiani - iniziata soprattutto all’inizio degli anni Duemila - perché qui stanno bene e hanno cibo in abbondanza. Quindi aumentano. Sarebbero circa un migliaio quelli stanziali e 8-9 mila invece quelli che si spostano.


In alcuni luoghi di contatto con il pubblico, dove naturalmente c’è cibo, i gabbiani imparano ad avvicinarsi ai turisti e a chiederlo. Se non lo ricevono, si servono da solo portando via quel che trovano dai tavolini dei bar.È proprio quello che sta succedendo a Venezia e che ha portato i gestori dell’hotel Gritti a sperimentare l’iniziativa-pilota con falco e falconiere a presidiare periodicamente la terrazza sul Canal Grande dell’albergo in questo periodo estivo per la tranquillità della clientela che sembra abbia accettato abbastanza bene la novità.


Che potrebbe avere un seguito, con altri disposti a seguire lo stesso esempio per “difendersi” dai gabbiani.


Enrico Tantucci


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