Incrocio maledetto tra morti e feriti, l’appalto per la messa in sicurezza è pronto

MESTRE. Domenica mattina l’ultimo incidente - un tamponamento che ha coinvolto due mezzi- in uno dei punti neri della viabilità della terraferma, l’incrocio tra la regionale via Martiri della Libertà e via Porto di Cavergnago.
Un incidente avvenuto a poche ore dall’incontro, fissato per giovedì prossimo nella sede di Veneto Strade, per la presentazione del progetto definitivo della messa in sicurezza del cantiere. Dopo questo passaggio - che vedrà riuniti intorno allo stesso tavolo tutti gli enti interessati dal progetto comprese le società dei sotto-servizi - si passerà agli espropri, all’appalto e all’apertura dei cantieri. Veneto Strade stima che salvo imprevisti - e di solito in questi casi ce ne sono spesso - i cantieri possano aprire nella seconda metà dell’anno, probabilmente tra l’autunno e l’inverno. Un appalto dal valore di da 2 milioni e 300 mila euro. Con il ribasso d’asta che ci sarà dalla gara - che potrebbe essere sull’ordine del 20% - la Municipalità chiede di creare un raccordo con le piste ciclabili che portano verso l’area centrale di Mestre.
Il tempo necessario stimato per realizzare l’intervento è di 540 giorni, quasi due anni, soprattutto a causa dei molti sottoservizi che dovranno essere spostati, e che potrebbero causare rallentamenti perché, nonostante le conferenze dei servizi siano convocate apposta, spesso è difficile la comunicazione tra chi fa i lavori e le società dei servizi. Nell’area oggetto dell’intervento passa infatti una condotta dell’acquedotto, ci sono cavi elettrici, cavi telefonici e dovrà essere deviato anche un corso d’acqua. Stando al progetto di messa in sicurezza, già anticipato nei mesi scorsi, le corsie passeranno da due a tre con l’introduzione della corsia preferenziale per la svolta a sinistra, che permetterà quindi di incolonnare i mezzi su corsie differenti. Da parte loro i residenti, come avevano già fatto in un’assemblea che c’era stata lo scorso dicembre, tornano a chiedere la realizzazione di una passerella ciclopedonale - Municipalità e comitati sono quindi uniti nella stessa richiesta - per garantire passaggi sicuri da parte all’altra della strada. In tal senso una lettera è stata di recente inviata a Veneto Strade e al consorzio di Bonifica dall’assessore Renato Boraso, che ha quindi così sposato la causa di comitato e Municipalità.
E’ ancora oggetto di analisi invece un altro punto nero della viabilità mestrina: il tratto della strada regionale davanti al deposito di Actv dove lo scorso 4 dicembre ha perso la vita il 21enne Vincenzo Veneziano, che era in sella alla sua moto ed è stato travolto da una Fiat 500. L’obiettivo sarebbe quello di far entrare i mezzi da una parte e farli uscire da un’altra, su via Pertini così da evitare immissioni pericolose sulla strada regionale e arrivaci attraverso la rotonda realizzata di recente. Un’ipotesi sulla quale assessorato alla Mobilità e Avm si dovranno confrontare nei prossimi giorni.
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