Sandolo affondato da mototopo a Venezia, il vogatore: «Vivo grazie a un colpo di reni»

Incidente martedì 25 febbraio alle 13 a piazzale Roma. Claudio Bortali, poeta e sommelier, stava vogando alla Valesana da solo. Trasportato in ospedale in osservazione: «I vogatori sono una specie a rischio»

Alberto Vitucci
Il sandolo di Claudio Bortali affondato
Il sandolo di Claudio Bortali affondato

«Solo un colpo di reni mi ha salvato. Mi sono lanciato in avanti e mi sono tenuto saldo a prua. Altrimenti sarei finito sotto il topo e avrei fatto la fine della mia barca, finita sott’acqua».

Claudio Bortali racconta così l’incidente nautico di cui è stato vittima martedì 25 febbraio poco dopo le 13 a piazzale Roma. Stava vogando alla “Valesana”, da solo con due remi il suo sandolo giallo in direzione del Tronchetto. Quando un grande mototopo blu, carico di rifiuti metallici e anch’esso diretto all’Isola Nuova lo ha violentemente speronato.

«Non c’era nebbia», dice Bortali, «forse la velocità e il carico hanno impedito al pilota di vedermi. L’urto è stato violento, e per fortuna mi sono salvato». L’uomo è finito in acqua, e non riusciva a risalire con i vestiti carichi di acqua e pesantissimi. Lo hanno aiutato l’equipaggio di un motoscafo di passaggio e poi gli agenti della Guardia di Finanza, che gli hanno chiesto la dinamica dell’incidente.

Bortali è stato portato al Pronto Soccorso dell’Ospedale Civile per accertamenti, trattenuto per qualche ora in osservazione.

Per fortuna non ha subito lesioni né fratture. «Mi è andata bene», dice sollevato, «anche grazie alla mia prontezza di riflessi. Ma ormai noi siamo una specie a rischio... La situazione peggiora sempre più».

Piazzale Roma è in alcune ore un luogo frenetico, dove è difficile navigare con tranquillità anche per i piloti dell’Actv. Vaporetti e motoscafi, taxi, barconi da trasporto, lance a noleggio cariche di turisti, spesso a velocità sostenuta. Uno snodo dove il traffico acqueo è spesso senza regole. Incidenti per fortuna non troppo frequenti.

Anche se ci si ricorda degli investimenti in laguna delle barche a remi da parte di motoscafi e barconi. L’ultimo, clamoroso, l’incidente con a bordo la campionessa vincitrice della Regata Storica Debora Scarpa. La sua mascareta era stata tagliata in due. E gli appassionati chiedono maggiori controlli e l’avvio di un Piano del traffico rispettoso delle velocità e della laguna, con il controllo attraverso il Barcavelox, approvato dal Parlamento.

Claudio Bortali è un volto noto a Venezia. Poeta e sommelier, è stato per anni il responsabile di sala alla Fiaschetteria Toscana, noto ristorante di San Giovanni Grisostomo della famiglia Busatto. Poi all’Antica Bessetta, a San Giacomo dell’Orio, ora in pensione. È autore di preziose raccolte di poesie dedicate alla sua città, ama lo sport e la voga. E ieri stava passando per piazzale Roma quando è stato travolto dalla grande barca da trasporto. «Ora», dicono i suoi amici, «magari daranno la colpa a lui, diranno come si fa ad andare a remi nei canali? A questo punto siamo arrivati».

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