Precipita dall’impalcatura e sbatte la testa: gravissimo un imprenditore

Incidente sul lavoro lunedì pomeriggio a Noale, nel cantiere per la realizzazione della nuova biblioteca. L’uomo è stato elitrasportato all’ospedale dell’Angelo e si trova in rianimazione in gravi condizioni

Marta Artico

Cade da un’impalcatura del tetto del cantiere della biblioteca di Noale e sbatte la testa, grave imprenditore trevigiano.

L’incidente sul lavoro è avvenuto alle 14.45 di oggi, lunedì 17 febbraio, i vigili del fuoco sono intervenuti in via Giovanni Battista Rossi per soccorrere l’uomo, C.P, 60 anni, titolare della ditta che stava eseguendo i lavori di ristrutturazione, la Mosè di Spresiano, volato da un'altezza di circa 4 metri.

Il tragico incidente 

I pompieri accorsi da Mestre con due squadre, tra cui l’autoscala, dopo il primo intervento di stabilizzazione dei sanitari del Suem hanno adagiato l’uomo all’interno della barella dell’autoscala e l’hanno portato a terra. Il ferito è stato poi trasferito in eliambulanza in codice rosso all’ospedale dell’Angelo di Mestre.

L'ispezione sul luogo dell'incidente a Noale (Foto Pòrcile)
L'ispezione sul luogo dell'incidente a Noale (Foto Pòrcile)

Sul posto i carabinieri, il personale dello Spisal e il sindaco di Noale, Stefano Sorino, che si è precipitato per capire come stava l’imprenditore e cosa fosse accaduto. Il sessantenne è giunto poco dopo le 16 nel nosocomio, le sue condizioni sarebbero gravi.

È stato preso in carico dal trauma team e si trova in prognosi riservata nella Rianimazione. Lo Spisal sta cercando di fare luce sulle cause della caduta. Una distrazione, un incidente legato a una sottostimata valutazione del rischio, un problema tetnico, ma anche un malore: le ipotesi sono tutte al vaglio. Il fratello del titolare della ditta, che prende il nome dal padre, è tornato in paese e non appena saputo l’accaduto, è corso al suo capezzale, a Mestre.

Le reazioni 

Immediate le reazioni del mondo sindacale: «Come Cisl Venezia, auguriamo una pronta guarigione agli operai rimasti vittime degli incidenti sul lavoro» afferma Dario De Rossi della segreteria della Cisl Venezia «Siamo a inizio 2025 e il bilancio è grave.

Come sistema Italia, stiamo pagando il prezzo di mancati controlli, di leggi chiare sì ma troppo spesso non applicate, di carenza di personale nei ruoli ispettivi, senza dimenticare i pochi investimenti in formazione e prevenzione. Davvero serve un lavoro collegiale per concentrarsi e pretendere un costante impegno sull’applicazione delle normative sulla salute e sicurezza».

Il cantiere visto dall'alto (Foto Pòrcile)
Il cantiere visto dall'alto (Foto Pòrcile)

«Ennesimo gravissimo incidente sul lavoro nella nostra provincia che continua ad essere in cima a questa drammatica classifica» ha dichiarato Daniele Giordano, segretario Cgil «Esprimano vicinanza nei confronti della famiglia e chiediamo subito la convocazione del tavolo in Prefettura. Serve passare dalle frasi di circostanza alle azioni concrete, siamo convinti che la sensibilità dimostrata dal prefetto su questo tema possa convincere le parti che serve un cambio radicale delle politiche sulla salute e sicurezza o questa strage non avrà mai fine».

«Siamo in apprensione per le sorti dell’operaio e ci stringiamo ai familiari e ai colleghi. Ribadiamo la necessità di accelerare con l’approvazione del nuovo piano per la salute e sicurezza sul lavoro della Regione: regole, controlli, investimenti sono necessari per creare le condizioni base per un lavoro sicuro» ha dichiarato il segretario generale di Uil Veneto Roberto Toigo.

«Per la Uil la campagna e l’impegno per “zero morti sul lavoro” sono imprescindibili». Vigili del fuoco in azione anche a Moniego, in via Patriarcato, frazione di Noale, per soccorrere due operai rimasti bloccati su una piattaforma aerea tra il primo e il secondo piano di una casa

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