Incidente industriale Funziona il servizio sms

MARCON. La speranza è che non si ripeta mai quanto successo nel giugno di due anni fa, quando un incendio innescò un grosso allarme nell’ex ditta di rifiuti speciali di via Fornace, l’ex Nuova Esa, mettendo in allarme la popolazione di due comuni, Marcon e Mogliano. Facendo i debiti scongiuri, se dovesse ricapitare qualche cosa di simile sicuramente oggi il Comune si troverebbe più pronto a reagire a situazioni limite. A dimostrarlo è la prova di allarme sul rischio sul chimico-industriale eseguita ieri, che ha visto in prima linea i cittadini che si sono iscritti al servizio «sms alert», attivato proprio con l’obiettivo di mettere al sicuro la popolazione dal rischio chimico industriale, in primis sulla scorta di quanto avvenuto alla ex Nuova Esa, ma anche per garantire sicurezza relativamente a tutti gli altri impianti giudicati «sensibili». E ce ne sono diversi. L’sms di “prova” è partito alle 9.30 del mattino, diretto a 194 iscritti, mentre alle 21 è stata inviata una e-mail. «I primi sono stati letti alle 9.30», spiega l’assessore alla Protezione civile, Mauro Scroccaro, «dunque in tempo reale. Tre minuti dopo 183 messaggi erano stati recapitati e 11 erano in attesa di ricezione, il che significa che magari qualcuno stava lavorando o aveva il telefono cellulare spento». Chiarisce: «Alle 10 avevamo avuto una risposta via sms da 70 iscritti e 26 mediante una mail. Questo è sicuramente un dato positivo, perché significa che entro mezzora ci sono stati 96 lettori e dunque metà degli iscritti hanno veicolato immeditamente l’informazione». Conclude: La reattività è proprio quello che volevamo testare e il riscontro che abbiamo ottenuto è assai positivo, perciò possiamo dirci soddisfatti». La prima fase era quella dell’iscrizione al servizio, la sua diffusione tramite il giornalino del comune, la presa di coscienza dei residenti, adesso si farà pressing sugli iscritti e si avvierà la fase del training sulle modalità di comportamento in una situazione di rischio. Su cosa cioè si dovrà fare una volta allertati per un pericolo di questo genere. Con l’anno nuovo gli iscritti all’«sms alerting» erano 215, senza contare le cosiddette “iscrizioni d’ufficio”, quelle cioè che procederà a fare l’amministrazione tra i soggetti ritenuti “sensibili” in vista della riuscita delle operazioni: associazioni, scuole, portatori di interesse e aggregazioni. Nel frattempo sul fronte Nuova Esa, la ditta procede con i lavori: sono state eseguite delle “prove in bianco”, ossia delle simulazioni delle operazioni di svuotamento e reinfustamento del materiale sotto sorveglianza delle forze dell’ordine e di Arpav, mentre il sito è stato dotato di un sistema di videosorveglianza.
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