Incidente in Canal Grande, venti gondolieri al funerale del turista tedesco

Andranno a loro spese in Germania per partecipare alle esequie. L’ente gondola organizzerà anche un incontro con l’Actv dopo le gravi ingiurie di un gondoliere su Facebook
INTERPRESS/TAGLIAPIETRA-UN MINUTO DI RACCOGLIMENTO DA PARTE DEI GONDOLIERI NEL LUOGO DELL'INCIDENTE.
INTERPRESS/TAGLIAPIETRA-UN MINUTO DI RACCOGLIMENTO DA PARTE DEI GONDOLIERI NEL LUOGO DELL'INCIDENTE.

VENEZIA. Almeno 20 gondolieri, a loro spese, si recheranno in Germania per il funerale del turista tedesco di 50 anni morto a Rialto sabato scorso in uno scontro tra un vaporetto e una gondola. Lo ha deciso l'istituzione pubblica che “governa” l'attività del remo a Venezia, dopo la riunione al completo del cda che ha preso decisioni tutte votate all'unanimità dopo un minuto di silenzio per ricordare la vittima, testimoniando «vicinanza e solidarietà non ad un cliente - è stato detto - ma a una persona, ad una famiglia che amava Venezia».

Tra gli atti deliberati oggi anche la novità che, oltre a quelle delle forze dell'ordine, lo stesso Ente gondola sanzionerà i gondolieri che verranno segnalati per non aver rispettato le regole di navigazione. Secondo quanto riferito dal Presidente dell'Ente, Nicola Falconi, durante il cda c'è stato un confronto telefonico con i vertici dell'Actv, l'azienda del trasporto pubblico, che prelude ad un incontro per mercoledì prossimo. Tutti atti propositivi che non sono finalizzati al confronto ma a far maturare lo spirito di collaborazione. Un gesto «significativo per entrambe le parti» ha detto Falconi, anche alla luce dell'attacco su Facebook di un gondoliere proprio contro i pilota dei vaporetti.

Per il gondoliere è scattata da parte del cda lo richiesta di chiarimenti, con il rischio di sanzioni. L'Ente ha poi chiesto al Comune che vengano fatte valere le regole esistenti in laguna, a cominciare dalla velocità dei mezzi. Per questo è stata riconfermata l'importanza del sistema di telecamere Argo e dell'uso del telelaser da parte dei vigili urbani. Oltre a queste misure repressive si è chiesto che tornino, lungo i canali, i vigili con tanto di paletta e fischietto per richiamare all'ordine i trasgressori. «La prevenzione - ha detto Falconi - è fondamentale, molto più che la repressione»

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