Incidente in Canal Grande. C’è un altro indagato: è un secondo gondoliere

Avrebbe costretto uno dei vaporetti sul luogo della tragedia a una brusca sterzata obbligando il mezzo cha ha causato la morte di Vogel a una manovra imprevista

VENEZIA. C’è un altro gondoliere indagato per concorso in omicidio colposo ed ha già nominato il difensore, l’avvocato Giovanni Seno. Stando alle accuse del pubblico ministero Roberto Terzo percorreva il Canal grande nella direzione opposta a quella del collega Stefano Pizzaggia, nella gondola del quale è morto schiacciato il turista tedesco Joachim Vogel, e sarebbe a causa sua che il vaporetto della linea 2 condotto da Riccardo De Ambrosi, che si era da poco staccato dall’imbarcadero di Rialto dirigendosi verso la Stazione ferroviaria, avrebbe dovuto lasciare la sua destra e buttarsi più a sinistra, costringendo a sua volta il collega Manuele Venerado, che era al timone del mezzo della linea 1 e proveniva dalla Stazione, ad abbandonare il centro del Canal grande per cercare spazio alla sua destra in modo da passare. A causa di quella manovra la poppa del vaporetto ha schiacciato la gondola con il turista tedesco, gondola che era ferma al pontile del Magistrato delle acque, in attesa che l’intenso traffico defluisse.

Il quinto indagato era già stato sentito in qualità di persona informata sui fatti, come tutti coloro che nel momento dell’incidente erano all’altezza del ponte di Rialto, sia che conducessero un vaporetto o un taxi sia che vogassero su una gondola. Dopo la visione delle immagini riprese dalle telecamere e soprattutto dopo la conferma che anche lui aveva partecipato alla stessa cena in cui era presente Pizzaggia, gli investigatori della Squadra mobile hanno perquisito casa sua in cerca di cocaina o altre sostanze stupefacenti. Non hanno trovato nulla e lo stesso gondoliere si è sottoposto volontariamente alle analisi, quella del capello, grazie alla quale si scopre se il soggetto ha assunto cocaina anche settimane prima, del sangue, per controllare se lo ha fatto alcuni giorni prima, e dell’urina, che permette di scoprire il principio attivo delle droghe se assunte qualche ora prima. La risposta dei laboratori è stata negativa, niente droga.

Ma, a causa delle sue manovre alla guida della gondola (tra l’altro aveva alcuni turisti in barca) è finito nell’inchiesta: per il pm avrebbe in qualche modo concorso a provocare l’incidente mortale. La prima fase dell’indagine, intanto, sembra conclusa anche perché il pm è partito per le ferie. Inizialmente sembrava intenzionato ad affidare una perizia tecnica per ricostruire la dinamica dell’incidente, ma le immagine delle telecamere e la raccolta delle numerose fotografia hanno permesso di ricostruire attimo per attimo quello che è accaduto sabato intorno a mezzogiorno nel tratto di Canal grande che va dal ponte di Rialto ai due imbarcaderi dell’Actv della linea 2. Gli indagati sono cinque: tre piloti dell’azienda dei trasporti e due gondolieri, tutti e solo per lo stesso reato, concorso in omicidio colposo.

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