Incidente in Brasile, il bagnino Mauro Pezzoli non ce l'ha fatta

CAORLE. Il generoso cuore di Mauro ha smesso di battere. È morto nella notte tra sabato e domenica in Brasile, all'ospedale di Salvador de Bahia, Mauro Pezzoli, il bagnino 38enne residente in via Santa Margherita a Caorle, a 15 giorni da un grave incidente in motorino.
E il destino, l’altra notte, ha voluto che accanto a lui ci fossero gli amati genitori: il padre Emilio e la madre Vanna Sarto. Mauro lascia nel dolore anche un fratello, di nome Andrea, e tanti amici che in queste due settimane hanno fatto il tifo per lui. La notizia del decesso di Mauro è cominciata a circolare già nelle prime ore del mattino di ieri, ma solo dopo mezzogiorno alcuni parenti hanno dato la conferma del triste avvenimento.
I genitori erano partiti da Caorle, per un viaggio della disperazione verso il Brasile, la scorsa settimana. Avevano prenotato, poi, un biglietto per il ritorno in Italia, con la data di oggi. Il padre e la madre di Mauro sono intenzionati a confermare la prenotazione, quindi rientreranno a Caorle al massimo domani. Sul rimpatrio della salma i tempi restano incerti. Occorre un nulla osta anche per l'espatrio, ma di questo, riferiscono fonti molto vicine alla famiglia, si stanno occupando gli addetti al consolato italiano. La vicenda di Mauro Pezzoli è molto triste e ricorda da vicino quella di un suo coetaneo, Davide Malocco, rimasto ferito in un incidente sempre con un mezzo a due ruote. Ma se Davide visse per dieci anni, dal 2003 al 2013, dopo l’incidente, purtroppo Mauro ha resistito solo 15 giorni.

Il giovane bagnino di Caorle era in Brasile, nello stato di Bahia per trascorrere i mesi più freddi ospite di una famiglia del posto. Quindici giorni fa di ritorno da una festa in piena notte in sella la suo motorino ha perso l'equilibrio ed è caduto sbattendo la testa su un parafango. Erano le 5 del mattino della notte tra il 14 e il 15 marzo scorsi. Mauro è stato soccorso da un'automobilista di passaggio, che ha invocato aiuto. Pezzoli è stato caricato sull'ambulanza e trasferito all'ospedale di Salvador di Bahia, e ricoverato nel reparto di rianimazione. Qui, nella terapia intensiva del nosocomio della capitale dello stato di Bahia, Mauro ha lottato con tutte le sue forze per opporsi a un destino che dopo l'incidente sembrava scritto.
«Domani (oggi, ndr) i genitori torneranno a casa», ha confidato con la voce sommessa uno zio. Mauro aveva un carattere particolare, e soprattutto una forte personalità, che lo portava a prendere la vita di petto, con decisione, suscitando anche l'ammirazione dei suoi amici. Che da ieri, specialmente attraverso i social network, lo piangono. Ora 'è attesa, a Caorle, per capire quando la salma rientrerà. In attesa di conoscere data e ora delle esequie. È il secondo grave lutto che colpisce la comunità caorlotta in una settimana, dopo la morte della 37enne commessa Martina Boem, sconfita dal male a pochi mesi dal matromonio.
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