Incidente falso, Generali truffate

Mogliano. Scoperti e a processo tre uomini e una donna che avevano chiesto i danni all’assicurazione
MOGLIANO. Napoletani in trasferta per truffare le assicurazioni Generali. Come? Nel modo più classico. Compilando con dati fasulli i moduli di constatazione amichevole su un maxi tamponamento sul Terraglio mai avvenuto. In quattro sono finiti così a processo con l’accusa di fraudolento danneggiamento dei beni assicurati.


I fatti risalgono a pochi mesi fa quando alla sede centrale delle assicurazioni Generali di Mogliano arriva la richiesta di risarcimento del danno per un incidente stradale che coinvolge tre autoveicoli. Un tamponamento a tre con la responsabilità che cade sul capo del proprietario di un autoveicolo assicurato dalle Generali. Il punto è che l’effettivo proprietario della macchina, assicurata dalle Generali, è ignaro di aver mai fatto quell’incidente. E quando viene contattato dai periti della compagnia assicurativa, che aveva evidentemente subodorato l’inganno, ammette di essere il proprietario di una Fiat Seicento con la stessa targa indicata nel modulo di constatazione amichevole presentato all’assicurazione ma nega nel modo più assoluto di essere mai stato coinvolto in un sinistro stradale, tanto più il giorno e all’ora indicata quando era al lavoro. La denuncia delle Generali innesca un’indagine della procura di Treviso che, in poco tempo, risale all’identità dei presuntoi truffatori. Si tratta di tre uomini ed una donna. Praticamente i tre autisti delle auto coinvolte ed una donna, sedicente passeggera di un’auto coinvolta nell’incidente mai avvenuto che, sentita dai consulenti, aveva confermato il sinistro a la dinamica così come descritta nei moduli della constatazione amichevole. Il processo, iniziato venerdì, ha permesso di sentire i primi testimoni. Il processo proseguirà il prossimo 6 novembre con l’audizione dei rimanenti testi e la sentenza. Le truffe alle compagnie d’assicurazione auto sono uno dei reati più comuni in Italia.


Le frodi assicurative sono molto diffuse a causa della sottile linea che divide legalità ed illegalità. È difficile infatti capire da subito se si tratta di una truffa o di un incidente reale. Il 40% degli utenti procede alla pratica di risarcimento essendo del tutto ignaro della truffa che ha subito. Organizzazioni criminali traggono notevoli profitti dall’organizzazione di finti incidenti e sinistri. Come? Creando una rete di complici che si cela dietro a “rispettabili professionisti” .


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