Inchiesta Ville venete: Fracasso a giudizio per corruzione e truffa

L’ex presidente degli industriali avrebbe pagato per ottenere finanziamenti per restauri. A processo anche un geometra
Villa Soranzo, a Fiesso d'Artico, e Oreste Fracasso, già presidente degli industriali
Villa Soranzo, a Fiesso d'Artico, e Oreste Fracasso, già presidente degli industriali

VENEZIA. Sono stati rinviati a giudizio - il processo si farà il 20 gennaio davanti al Tribunale - gli imprenditori Oreste Fracasso, 89 anni, ex presidente degli industriali di Venezia e proprietario di Villa Soranzo a Fiesso d'Artico, Bruno Carraro, 57 anni di Aviano, titolare della Domovip proprietario di Villa Menegozzi Brazzodore, e il geometra di Fiesso Stefano Guzzonat. A deciderlo, su richiesta del pubblico ministero Paola Tonini, è stato il giudice veneziano David Calabria.

La più pesante accusa di cui devono rispondere è di concorso in corruzione. Il procedimento è quello che vedeva come principale protagonista l’architetto veneziano Marco Brancaleoni, tecnico dell’Ente regionale Ville venete e accusato di corruzione e truffa ai danni della Regione. L’architetto è già uscito dal processo patteggiando una pena di due anni di reclusione e risarcendo all’ente regionale 80 mila euro (era stata implicata nell’inchiesta anche la moglie del professionista, anche lei ha patteggiato un anno di reclusione con la sospensione della pena). Stando alle accuse del rappresentante della Procura, Brancaleoni si sarebbe fatto pagare fino a 10 mila euro (otto gli episodi contestati) dai proprietari delle ville, per buona parte noti imprenditori finiti nell'inchiesta in qualità di corruttori, in modo da far crescere le spese sostenute per i restauri degli edifici storici.

Con questo sistema avrebbero ottenuto contributi più consistenti, truffando così l’Ente Ville Venete, che la Regione finanzia. A far emergere la vicenda la denuncia di una coppia di medici, proprietari di villa Bembo-Da Mosto-Mocenigo-Molin Rova: stando al racconto di Ennio Caggiano, l’architetto avrebbe fatto in modo che lui e la moglie ottenessero ben 337 mila euro in più di finanziamento rispetto ai 600 mila che sarebbero spettati loro. Un mese fa, lo stesso giudice dell’udienza preliminare aveva smembrato il procedimento, tenendo presso il Tribunale veneziano le posizione di Fracasso e degli altri due. Mentre nei Tribunali di Padova, Verona e Ferrara aveva mandato le posizioni del milanese Lorenzo Borletti, 56 anni, oggi vice presidente del Consorzio vino doc di Bagnoli e proprietario di Villa Widmann Borletti a Bagnoli; Nicola Marzaro, 43 anni, proprietario di Villa Ferramosca Sesso Beggiato di Grisignano di Zocco; Alberto Bergamini, 65 anni, imprenditore rodigino nel settore delle pelli e proprietario di Villa Martelli Piccioli a Canaro; Marcello Bernardini di Verona, 69 anni, proprietario di villa Albertini Fraccaroli detta “Alberta” nel Veronese.

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