Incendio via Villastorta allarme amianto Sopralluogo dell’Arpav
PORTOGRUARO
Possibile presenza di amianto nelle cataste rinvenute nel lotto abbandonato in via Villastorta. Attesa per i risultati del sopralluogo di Arpa Veneto e Procura della Repubblica, assieme ai tecnici del comune e alla Polizia della Città metropolitana.
Infatti a seguito dell’incendio scoppiato nell’area il 25 marzo 2018, i Vigili del Fuoco avevano scoperto una discarica a cielo aperto con materiali di risulta del cantiere di lavori per la realizzazione della lottizzazione chiamata “Ditta Obiettivo Immobiliare S. r. l. ” con sede nella provincia di Verona, rimasta incompiuta per il dichiarato fallimento della società titolare del progetto nel 2014. Oltre a ciò era stata avanzata l’ipotesi dell’amianto, dopo il rinvenimento di tre cataste coperte dalla vegetazione, con conseguente situazione di pericolosità tossica per l’ambiente e la salute pubblica; così il Gruppo Misto, in persona dei consiglieri comunali Paolo Scarpa Bonazza Buora, Alida Manzato e Luciano Gradini, coordinato dall’ex vicesindaco Graziano Padovese, aveva presentato un’interrogazione sollecitando l’amministrazione a intervenire per sanare l’area. Perciò è stato è stata condotta una ricognizione dagli specialisti di Arpav con successivo prelievo di campioni da analizzare in laboratorio e stabilire di che natura siano le lastre in fibrocemento, dato che dopo la legge n. 257 del 1992 l’amianto non esiste più.
Se dovesse trattarsi di materiale contaminante l’area sarà messa in sicurezza e le cataste trattate come rifiuti speciali, per cui la procedura prevede l’incapsulamento e lo smaltimento in discarica autorizzata.
Nel frattempo sono in corso gli accertamenti per identificare il soggetto responsabile, dato che a seguito del fallimento della società immobiliare la situazione giuridica è cambiata, con il subentro dei creditori. Ora l’esito degli esami è atteso nei prossimi giorni, a seguito dei quali l’amministrazione deciderà la tipologia e la tempistica d’intervento per risolvere il problema ambientale e tutelare la salute pubblica. —
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia