Incendio spento dopo 40 ore ancora volontari nella fattoria

MIRANO. Si è concluso dopo 40 ore di estenuante lavoro il compito dei vigili del fuoco all’azienda agricola Boldrin di via Olmo, devastata dall’incendio scoppiato lunedì pomeriggio durante le operazioni di insilamento del foraggio. L’ultimo turno di pompieri ha lasciato l’azienda senza attendere sostituti solamente la notte scorsa, dopo una lotta incessante contro il fuoco durata due giorni e due notti.
A rendere così prolungate le operazioni di spegnimento il materiale smassato, in prevalenza paglia, che portato fuori dal capanno incandescente è diventato spesso oggetto di ripartenza di fiamma all’aperto, richiedendo un surplus di lavoro. Gli uomini del 115 hanno operato per quasi tutto l’intervento su cinque distinti focolai, in contemporanea, schierando idranti, autopompe e autobotti. Ad aiutarli il canale che scorre a fianco dell’azienda zootecnica, dal quale i pompieri hanno potuto pescare l’acqua con un’idrovora. Adesso toccherà ai periti quantificare i danni, confermati in diverse centinaia di migliaia di euro.
Passata l’emergenza, ora l’urgenza è ripartire subito: l’allevamento non può fermarsi, pena pericolosi problemi ai capi di bestiame, che devono essere munti due volte al giorno. Per questo motivo i vigili del fuoco, gli stessi titolari dell’azienda e i volontari hanno ripristinato a tempo di record la stalla, nella parte risparmiata dalle fiamme, reintroducendo i bovini e ristabilendo almeno una linea di mungitura.
Già l’assenza dei lampeggianti dei vigili del fuoco nel piazzale dell’allevamento aiuta anche psicologicamente a riprendere fiducia nel futuro, anche se il danno è grande e non sarà facile tornare presto alla piena produzione. L’azienda Boldrin è la più grande della zona, con i suoi 300 capi di bestiame, tra le prime di tutta la provincia per il comparto lattiero-caseario. A pieno regime produce circa 40 quintali al giorno di latte, che poi cede a cooperative. In azienda spiegano che ridurre al massimo l’interruzione di prodotto è fondamentale per garantire un futuro anche a chi lavora in stalla e nelle ditte terze.
Intanto buone notizie arrivano dalle prime analisi Arpav nel teatro dell’incendio. I primi sopralluoghi effettuati in azienda per verificare la situazione anche ai fini dello smaltimento dei rifiuti non segnalano particolari pericolosità e questo potrebbe favorire un veloce disbrigo delle pratiche e una ripresa veloce dell’attività completa.
Intanto non si ferma la catena di solidarietà di tanti cittadini che, a titolo volontario e gratuito, stanno aiutando i Boldrin a ripristinare la stalla e ripulire anche le più piccole tracce del disastro. Una ventina i volontari presenti a tutte le ore del giorno per lavorare in azienda, chi con trattori, carri, ruspe e attrezzi, chi semplicemente a mani nude, mettendosi a disposizione per quanto resta da fare. Sul posto si è recato anche Fabio Livieri, segretario di zona della Coldiretti, di cui i Boldrin sono soci: «L’associazione è pronta a dare tutto l’appoggio necessario, specie per quanto riguarda gli aspetti amministrativi e burocratici», afferma, «affiancando i titolari nel disbrigo delle pratiche e durante i sopralluoghi che si renderanno necessari».
Filippo De Gaspari
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