Incendio spento, allarme inquinamento
San Donà. Bloccato dopo 18 ore di lavoro dei vigili del fuoco il rogo del magazzino di Isiata. Evacuate quattro famiglie
SAN DONÀ. Quattro famiglie evacuate nelle immediate vicinanze, divieto di consumare prodotti ortofrutticoli nel raggio di 300 metri dall’incendio di Isiata, quindi tra San Donà ed Eraclea. Il rogo di domenica sera in via Tabina nella frazione di San Donà è stato spento dopo circa 18 ore di lavoro dei pompieri, con ben 13 mezzi, l’Arpav, carabinieri, polizia locale, e Usl 4. Nessuna vittima, ma le quattro famiglie confinanti sono state evacuate per motivi di sicurezza a causa dell’aria irrespirabile. I danni sono stati causati al complesso abitativo, piuttosto ampio, di Vittorio Bullegato che dietro l’abitazione aveva un magazzino per legno, ricovero attrezzi, pneumatici, materia di scarto. Gli accertamenti dei tecnici e le indagini dei carabinieri sono in corso. Non si esclude l’ipotesi dolosa.
Vicino al magazzino si trovavano anche un paio di roulotte, tra le quali una affittata a quanto risulta a una donna di San Donà, utilizzata come magazzino, dove era stato segnalato anche un via vai di estranei. L’incendio potrebbe essere partito da lì. Impressionante la colonna di fumo, visibile nella serata di domenica a distanza di chilometri.
Sul posto sono intervenuti immediatamente il vicesindaco, Luigi Trevisiol, e l’assessore all’ambiente, Luca Marusso, in contatto telefonico con il sindaco Andrea Cereser. Lo spegnimento ha impegnato 13 squadre dei vigili del fuoco di San Donà, Mestre, Mottae i volontari Caorle. Un ulteriore intervento di una squadra dei vigili del fuoco si è reso necessario ieri mattina per rimuovere i detriti con un escavatore e monitorare gli ultimi focolai.
«Si stava già procedendo», precisa il vice sindaco Trevisiol, «relativamente a questa situazione che aveva generato dei provvedimenti da parte della polizia locale». Il magazzino, con possibile presenza di eternit e materiale tossico, era dunque stato segnalato. Nelle pertinenze della struttura, dove si è sviluppato l’incendio erano posteggiate le roulotte. «Non è ancora chiara la natura del materiale bruciato, perciò rivestono grande importanza i campionamenti svolti dall’Arpav», dice l’assessore Marusso, «gli esiti complessivi saranno noti non prima di alcuni giorni. Nel frattempo l’Arpav raccomanda di non consumare prodotti ortofrutticoli coltivati nell’arco di qualche centinaio di metri dal luogo dell’incendio».
Distrutto anche un alloggio adiacente in cui risiedeva una famiglia di origine straniera con tre bambine. «I servizi sociali», aggiunge il vice sindaco, «stanno cercando un alloggio provvisorio per questa famiglia e al momento è questa la priorità più grave».
Nella prima serata di domenica, i tecnici in pronta disponibilità dell’Arpav sono intervenuti, su attivazione del comando provinciale dei vigili del fuoco, per l’incendio al magazzino e le due roulotte. La colonna di fumo era ben visibile a distanza di chilometri e ha impressionato automobilisti e residenti a distanza di molti chilometri dal luogo dell’incendio. I tecnici hanno riscontrata la colonna di fumo con ricadute visibili in prossimità del rogo a una distanza di circa un centinaio di metri per cui è stato eseguito un campionamento in aria nella zona di ricaduta per la verifica di presenza di diossine. È stato inoltre effettuato un prelievo con canister, nel giardino di un’abitazione confinante con il sito interessato dall’incendio. Gli esiti degli esami saranno diffusi nei prossimi giorni.
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