Incendio in ospedale? È un’esercitazione
I residenti hanno visto del fumo alzarsi dal civile. Le operazioni sono state limitate all’elisuperficie
VENEZIA. Fumo dall’ospedale San Giovanni e Paolo, ma è un’esercitazione. A Venezia, si sa, basta una scintilla per bruciare secoli di storia. Per questo attorno alle 11 di ieri mattina, quando i residenti che abitano nei dintorni hanno notato uscire fumo nero dall’ospedale del centro storico, si sono allarmati.
Anche chi si trovava in quel momento in barca, per lavoro o per svago, ha visto nitidamente la colonna nera e si è spaventato. Specialmente dopo l’incendio visibile fin dalla provincia di Treviso, che si è sviluppato nel capannone ingombranti di Veritas a Fusina, che ha messo in allarme la popolazione. Ai vigili del fuoco, però, non risultavano incendi e roghi, né situazioni di potenziale pericolo. Tutto sotto controllo, hanno spiegato. Chi è corso lì a dare un’occhiata figurandosi il peggio, ha potuto constatare, invece, che fortunatamente era in atto un’esercitazione antincendio, non del comando dei Vigili del fuoco, ma dell’ospedale stesso.
La conferma proviene dalla stessa azienda sanitaria Usl 3 Serenissima. «Si è svolto nella mattinata di oggi (ieri
ndr
)», si legge in una nota, «uno dei controlli periodici sul puntuale funzionamento del sistema di antincendio dell’elisuperficie». E ancora: «Le operazioni, effettuate nel rispetto di tutti i protocolli, sono state limitate all’elisuperficie, hanno richiesto per pochi minuti la consueta messa in sicurezza sulle Fondamenta Nove e hanno dato esito soddisfacente». Esercitazioni che vengono svolte proprio per aumentare la sicurezza e prevenire situazioni di possibile pericolo, cosa non infrequente in una città come Venezia.
Marta Artico
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