Incendio in fabbrica danni al capannone per 300 mila euro

San Donà. Ci sono volute dieci ore per spegnere le fiamme Esclusa l’ipotesi dolosa, ora i risultati dei controlli Arpav
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - SAN DONA' DI P. - INCENDIO IN VIA CIRCOGNO
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - SAN DONA' DI P. - INCENDIO IN VIA CIRCOGNO

Ci sono volute dieci ore per spegnere anche l’ultimo focolaio dell’incendio che ha devastato la Elettromeccanica Masarin di via Circogno domenica sera. I vigili del fuoco di San Donà hanno terminato all’alba le operazioni di messa in sicurezza della struttura che ha subito il crollo del tetto del capannone, parte del quale in eternit. Per questo si attendono ancora le analisi dei campionamenti effettuati dall’Arpav per scongiurare l’inquinamento dell’aria in tutto il territorio circostante.

Inizialmente, infatti, la paura di una nube tossica aveva messo tutti in allarme, ma non sono state disposte evacuazioni né altre misure di emergenza. I danni per il momento quantificati supererebbero i 300 mila euro, tra la struttura, inagibile, e i motori elettrici bruciati dall’incendio che dovrebbe essere di natura accidentale, secondo i primi accertamenti dei vigili del fuoco, accorsi sul posto con ben quattro squadre tra San Donà e Mestre.

Ieri mattina in via Circogno sono arrivati il sindaco Andrea Cereser e l’assessore all’ecologia Luca Marusso per una perlustrazione al capannone di Grassaga dove si è sviluppato l’incendio. Il sindaco già era venuto domenica sera mentre erano in corso le operazioni di spegnimento delle fiamme e la colonna di fumo nero si era alzata su Grassaga. «Le fiamme sono state spente attorno alle 4 della mattina», ha spiegato il sindaco, «un plauso al gran lavoro dei vigili del fuoco e all’impegno delle pattuglie della polizia locale che hanno trascorso quasi tutta la notte in supporto alle operazioni».

La polizia locale ha infatti garantito il presidio alle deviazioni del traffico per garantire la sicurezza e non arrecare intralcio alle operazioni di spegnimento. I vigili del fuoco non hanno diramato particolari disposizioni cautelative per i residenti, ma restano da attendere l’esito delle analisi dell’Arpav. «Sono ancora in corso accertamenti sulla fuga di inquinanti in atmosfera», ricorda il sindaco, «anche in questo caso agenti della polizia locale sono a contatto con i tecnici per supportarli nei campionamenti. L’amministrazione garantirà la massima informazione ai cittadini sull’evolversi della situazione».

Giovanni Cagnassi

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