Incendio doloso devasta l’Ecologica 2000
Un grosso incendio quasi certamente doloso nella notte tra sabato e ieri nell’azienda Nuova Ecologica 2000 di Fossò, specializzata in raccolta, trasporto e recupero di rifiuti di vario genere, ha causato danni per oltre mezzo milione di euro. Secondo una prima ricostruzione fatta dalle forze dell’ordine si potrebbe trattare di un atto intimidatorio legato ad un possibile racket del settore. L’azienda si trova in via VII strada nella zona industriale del comune rivierasco, ha una attività per la quale è conosciuta in tutto il Veneto. Le fiamme hanno distrutto quattro tir, un capannone aziendale e un deposito di legname. Ad agire da quanto emerge dalle indagini avviate dalle forze dell’ordine sarebbe stato un gruppo di persone.
Verso le 3 infatti di domenica mattina, dalla Ecologica 2000 è stato visto levarsi del gran fumo e delle fiamme alte in cielo. Ad accorgersi dell’incendio è stata una pattuglia del servizio di vigilanza Axitea che era in servizio di ronda durante la notte. Anche alcuni automobilisti che transitavano poco distante in via Provinciale sud, si sono resi conto che un’azienda stava andando letteralmente a fuoco. Immediatamente è scattato l’allarme. Sul posto si sono recati in poco tempo i vigili del fuoco della stazione di Mira, vista la situazione, hanno subito chiamato in soccorso i colleghi da Padova, Mestre e Piove di Sacco. Imponente l’impegno profuso dai vigili del fuoco in questo frangente. I pompieri sono intervenuti con 10 automezzi antincendio e 35 operatori che hanno lavorato fino a ieri mattina alle 8 per circoscrivere l’incendio. Le fiamme, come detto, hanno procurato ingentissimi danni con la distruzione di quattro grandi camion per il trasporto dei rifiiti. Per tutta la notte il forte odore di bruciato si è sparso per tutto il paese e di Fossò e molti residenti allarmati hanno chiamato più volte i pompieri per avere motizie. Si è capito fin da subito però, che con ogni probabilità si era trattato di una azione dolosa . Sul posto infatti sono state trovate alcune taniche di benzina con degli stoppini bruciati. Il comando dei carabinieri ha inviato sul posto i militari del nucleo investigativo scientifico e hanno ascoltato i testimoni . L’area è stata posta sotto sequestro dall’autorità giudiziaria e transennata con un nastro bianco rosso. Nei prossimi giorni i vigili del fuoco faranno dei sopralluoghi per capire se l’attività lavorativa all’interno del capannone danneggiato potrà riprendere.
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