Incendio distrugge un’autofficina
DESE. Violento incendio distrugge l'autofficina Baratella e manda in fumo una vita di lavoro. È accaduto ieri pomeriggio, poco dopo le 17.30 proprio nel cuore del paese, al civico 253 di via Altinia, dove da trent'anni lavora nella sua carrozzeria Alessio Baratella. Anche ieri pomeriggio, come tutti i giorni, l'uomo si trovava al lavoro, a sistemare le auto, quando improvvisamente una scintilla, forse un cortocircuito, ancora non si sa, ha fatto divampare le fiamme che si sono propagate probabilmente da un'auto. Il carrozziere, che si trovava all'esterno, se ne è accorto subito. Ha preso l'estintore, ha fatto tutto ciò che era in suo possesso per fermare le fiamme, ma non c'è stato nulla da fare.
Tutto è accaduto nell'arco di pochissimi secondi, il fuoco ha iniziato a divampare, sono susseguiti forti scoppi, tanto che qualcuno sostiene di avere sentito il rumore fino alla fine del paese. Le fiamme si sono mangiate in pochissimi minuti l'intera officina, con tutte le auto (almeno quattro-cinque) al suo interno, sotto gli occhi impotenti del titolare e degli amici, che si trovavano fuori dalla carrozzeria in quel momento. Immediato l'intervento dei vigili del fuoco di Mestre, che sono accorsi sul posto con un dispiegamento consistenze di forze, diciotto operatori, sei automezzi e il nucleo Nbcr. Tanto ci è voluto per domare le fiamme e impedire che si estendessero alla palazzina adiacente.
La zona è stata messa in sicurezza, le auto deviate e per fortuna nessuno si è fatto male. La colonna di fumo era visibile anche da Marcon, in molti l'hanno postata su Facebook, avvertendo del pericolo. «Ero vicino a una macchina», racconta il titolare, «ho visto una vampata di fuoco, ho preso l'estintore, ma è andato tutto distrutto». Una vita di lavoro, la sua, di generazione in generazione. Gli amici lo confortano, tutto il paese passa, gli batte sulla spalla, si assicura che stia bene e non si sia fatto nulla, gli dice che l'autofficina diventerà nuova e più bella di prima. Dentro si scorgono pezzi di auto e poi cenere e fumo. Sul posto ieri c'era anche Nevio Prizzon, che si occupa del dopolavoro della regione al Forte Cosenz. La sua auto è una di quelle di cui rimane solo lo scheletro. «Ho visto il fumo da lontano mentre tornavo in auto», racconta il residente della casa adiacente, «ero anche tranquillo, mia moglie invece meno. Noi per fortuna non eravamo in casa, dentro c'era solo il nostro cane». Toby è un cagnolino cieco, di lui si sono presi cura i Vigili del fuoco, che l'hanno portato in salvo. «Diciamo che è andata bene». L'abitazione, lambita dalle fiamme, così come la parte sinistra della via ieri sera alle 19.45 era ancora al buio, l'incendio ha bruciato l'alta tensione, ma nessuno in mezzo al caos, aveva contattato l'Enel. Oggi si conteranno i danni.
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