Incendio devasta un’azienda notte da incubo ad Annone
ANNONE. Un devastante incendio ha distrutto, ieri attorno alle 4 del mattino, uno dei capannoni della “Camerette Ola di Peter Wood Srl”, che costruisce camere da letto per bambini, che aveva aperto nell’ex stabilimento FormaTre, a Pravisdomini, località di Frattina. A rischio il futuro dei 15 dipendenti, alcuni dei quali residenti nella vicina Annone. Proprio qui, si sono vissuti attimi di angoscia, in quanto il rischio maggiore era quello di un grave inquinamento ambientale, che per fortuna non c’è stato, anche se il tetto del capannone andato in fumo era in amianto. Per tutto il giorno, in alcune strade annonesi che ricadono nella zona della Vecchia San Vitale, dove sorge anche la caserma dei carabinieri, l’aria era irrespirabile.
Soccorsi. L’allarme è scattato poco prima dell’alba, quando il silenzio della notte è stato rotto dalle sirene dei pompieri. Sul posto si sono precipitati i vigili del fuoco del comando di Pordenone, e dei distaccamenti di Portogruaro, San Donà e Motta. In supporto anche i colleghi di San Vito, Treviso e Udine. Le fiamme hanno divorato i locali interni a uno dei capannoni in cui si realizzavano le camerette e si sono propagate anche sul tetto in amianto. L’arrivo in forze dei vigili del fuoco ha scongiurato conseguenze più gravi.
Cause da valutare. I danni alle strutture sono molto ingenti. Sulle cause del disastro però nessuno si è finora sbilanciato. Le ipotesi sono le più varie, si va dall’evento accidentale al rogo di carattere doloso. Le fiamme sarebbero partite dall’interno. Sono intervenuti i carabinieri di Azzano Decimo, che hanno avviato indagini. La Procura di Pordenone ha aperto un fascicolo.
Paura ad Annone. Il rumore delle sirene ha svegliato di soprassalto molti annonesi. La fabbrica dista dal centro storico di Annone non più di 500 metri. Molti hanno temuto si fosse verificato un incidente stradale sulla Postumia. Invece era un rogo devastante. La colonna di fumo è stata spinta dai venti in direzione nord, sfiorando Faè e i territori comunali di Motta e Meduna.
Il nucleo Nbcr di Mestre. Poco dopo le 8, sul posto, hanno raggiunto la località i vigili del fuoco del Nucleo chimico batteriologico di Mestre e i tecnici di Arpa Fvg, l’equivalente dell’Arpav, che hanno compiuto i rilievi. Si è stabilito che non ci sono conseguenze per l’ambiente circostante. La salute è dunque al sicuro.
Le reazioni. Rattristato il sindaco di Pravisdomini, Davide Andretta, che ha compiuto un sopralluogo nel primo pomeriggio di ieri. Il sindaco di Annone, Ada Toffolon, ha seguito la vicenda. «Non c’è alcun rischio per la nostra popolazione», ha rassicurato, «sono stata informata dell’evento al mattino». I maggiori timori, a questo punto, non riguardano la salute e l’ambiente; ma i posti di lavoro, che sono a rischio.
Rosario Padovano
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