«Incassi solo per la promozione»
Dopo gli aumenti, le proposte di albergatori e gestori di camping
Lazzarini mph01a Elisabetta Donaggio IsolaVerde: Camping Smeraldo con all'interno il ristorante Luna Rossa messo sotto sequestro
SOTTOMARINA. «Sulla tassa di soggiorno non è ancora detta l’ultima parola». La tesi è degli operatori di Cisa camping (campeggi) e Asa (alberghi), pronti a fare una controproposta alla giunta nella prossima riunione dell’Organizzazione di gestione della destinazione (Ogd) che si terrà il 18 gennaio.
La controproposta, ancora in fase di elaborazione con i soci, verterà non tanto sugli aumenti, che gli operatori sono pronti a digerire con alcune premesse, ma piuttosto sugli usi degli introiti che dovranno essere a esclusivo supporto del turismo e con interventi visibili nell’immediato. Qualche giorno fa un altro esponente di categoria, Giorgio Bellemo di Ascot, aveva sollevato una certa perplessità sul fatto che, rispetto a tutte le altre località della costa veneziana, a Chioggia la rivisitazione della tassa di soggiorno avesse creato poche reazioni e un certo assopimento. «Non siamo d’accordo» sostiene Luciano Serafini, presidente di Cisa camping, «al di là della voglia di protagonismo di qualcuno, dobbiamo ricordare che le categorie più direttamente dall'imposta di soggiorno sono i campeggi (47% del gettito) e gli alberghi (32%). Queste categorie stanno seguendo con molta attenzione, e poco inutile clamore, questo importante momento per il turismo della nostra località. Non a caso, e su nostra sollecitazione, alla prossima riunione del tavolo di confronto dell’Ogd si discuterà delle proposte alternative a quella della recente delibera di giunta su tariffe, periodo di applicazione e esenzioni, presentando, come richiesto esplicitamente, documenti ufficiali e non generiche chiacchiere».
Serafini spiega che Cisa camping e Asa su queste proposte stanno lavorando assieme da settimane, cercando di arrivare al 18 gennaio con una proposta di modifica unitaria e molto puntuale. I contenuti non sono ancora ufficiali perché mancano i passaggi con i soci, ma le due sigle pare insisteranno sulla periodicità, estendendo la tassa a tutto l’anno rispetto alla stagionalità attuale, sull’imposizione a nuove categorie e soprattutto sull’utilizzo del gettito, raddoppiato nelle previsioni del 2018 rispetto ai 600.000 euro introitati negli ultimi anni. «Siamo certi», spiega Serafini, «che l’assessore al turismo Angela D’Este, nella veste anche di presidente del tavolo Ogd, saprà garantire che la tassa di soggiorno sia concordata con le categorie e non calata dall’alto. Il peso dell’imposta, anche nei rincari che non contestiamo magari aggiustando qualcosa nell’applicazione, sarà tanto più digerito quanto più si avrà certezza che quei fondi andranno a beneficio del comparto».
(e.b.a.)
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