In vendita 163 alloggi comunali

San Donà. L’assessore Menazza: «I proventi andranno in nuove abitazioni»

Alloggi di edilizia residenziale pubblica in vendita. Va in Consiglio comunale il piano ordinario di vendita degli alloggi ex demaniali. Obiettivo, valorizzare il patrimonio del Comune e reperire nuove risorse. La vendita riguarda 163 alloggi, 128 “ex Stato” e 35 “ex Genio Civile”, trasferiti al Comune di San Donà tra il 1999 e il 2000. Tra essi 122 sono locati mentre 41 sono sfitti. Il prezzo medio di cessione per alloggio è di 27.300 euro, pur trattandosi di una previsione soggetta a perizia puntuale, quindi alloggio per alloggio.

«Si tratta di patrimonio edilizio che necessita di importanti interventi di riqualificazione, in buona parte locato con diritto di prelazione per l’inquilino», spiega l’assessore Valter Menazza, «sulla base della norma regionale i proventi della vendita non possono servire a fare cassa, ma vanno reinvestiti nella costruzione di nuovi alloggi o nel recupero di quelli esistenti».

«La legge regionale disciplina i sistemi di calcolo del prezzo di vendita degli alloggi, di cui il Comune deve tenere conto», aggiunge, «un prezzo medio inferiore a 30 mila euro per alloggio non deve far pensare a una svendita, ma è giustificato dalla necessità di significative manutenzioni, ragione stessa dell’alienazione. La vendita, inoltre, incide solo in minima parte sui conti del Comune sgravandolo dalla necessità delle stesse manutenzioni, in quanto il ricavato della vendita non può essere destinato a capitoli diversi dall’edilizia residenziale pubblica».

«La vendita consente ai locatari che lo desiderano, di acquisire l’alloggio adeguandolo alle proprie necessità», conclude Menazza, «inoltre immette sul mercato anche un certo numero di alloggi sfitti, a prezzi accessibili, sia pur con l’onere dei restauri».

 Un modo anche per affrontare l'emergenza abitativa, a fronte di circa 50 sfratti esecutivi all’anno come attestano i servizi sociali. (g.ca.)  

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia