In un anno 50 multe alle sale slot

Mirano. I controlli della polizia locale nei sei Comuni dell’Unione contro commercio abusivo e degrado
Mirano (Venezia): rapina al Punto Snai, via Gramsci 05/06/2001 © Light Image studio Baschieri
Mirano (Venezia): rapina al Punto Snai, via Gramsci 05/06/2001 © Light Image studio Baschieri

MIRANO. Cinquanta multe alle sale slot per inosservanza dei nuovi regolamenti antiludopatie. È il dato che spicca dei controlli condotti dalla polizia locale del Miranese nei locali con videopoker dei sei Comuni dell’Unione. I controlli, nel 2016, sono stati 323 e in 51 casi hanno portato gli agenti a rilevare violazioni ai regolamenti, che nel frattempo tutti i Comuni stanno inasprendo. Le verifiche, condotte dal settore “Polizia giudiziaria, ambientale, commercio e informazioni” guidato dal commissario principale Aldo Pagnin, ha portato anche all’individuazione di 32 violazioni sul commercio, relative soprattutto alla vendita abusiva su suolo pubblico da parte di commercianti itineranti. Spiccano alcuni casi-limite: come quello di un ambulante che a Mirano non ha rispettato gli orari di vendita e il posto assegnatogli, beccandosi per questo 5.100 euro di multa. Peggio è riuscito a fare un barista di Martellago, che non aveva i requisiti necessari per svolgere l’attività: i vigili lo hanno tenuto in scacco con ben sette controlli in successione, con sanzioni pari a circa 20 mila euro.

Attività repressive messe in campo soprattutto per tutelare chi lavora secondo le regole e che ha portato anche a sanzionare sette locali che non rispettavano i limiti sonori, la maggior parte dei quali nella movida di Mirano.

Pressante poi la task-force sui mercati rionali: agenti in piazza in 517 occasioni, 1.200 ore di impegno sul fronte della vigilanza, contro abusivi, truffe e mancato rispetto dei regolamenti. Importante anche l’attività messa in campo contro gli illeciti ambientali. 41 quelli riscontrati dalle pattuglie del Miranese, per la maggior parte riferite a mancato decoro e segnalazione di lotti incolti, con veri e propri casi di degrado. Cinque gli accertamenti di presenza di amianto, con ordine di rimozione ed esecuzione della bonifica. Molti anche gli interventi in caso di accensione di falò e bruciatura di sterpaglie, con una decina di sanzioni elevate soprattutto nella seconda parte dell'dell’estate. Controlli elevati anche nel periodo autunnale, dopo l’entrata in vigore delle ordinanze sindacali per il contenimento degli inquinamenti in atmosfera. 75 i controlli effettuati nei parchi e nelle aree verdi pubbliche, soprattutto in quelle dove maggiori sono le segnalazioni di situazioni di degrado da parte dei cittadini, come ai Laghetti di Martellago o in alcune aree verdi di Spinea.«Abbiamo verificato soprattutto il rispetto dei regolamenti comunali», spiega a riguardo Pagnin, «ma i controlli si sono rivelati efficaci anche in ottica di prevenzione e deterrenza contro situazioni di spaccio, bivacco o disturbo in genere».

Nove infine le sanzioni contro proprietari di cani, lasciati incustoditi e trovati a girovagare: ai rispettivi domicili gli agenti sono risaliti grazie al microchip, alcuni avevano percorso anche diversi chilometri e in un paio di casi si trattava pure di razze considerate potenzialmente pericolose.

Filippo De Gaspari

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