In tante per fare la badante, ora arrivano le italiane

Noale. Al corso organizzato dal Comune il 59% comprende donne di casa nostra Dietro questo dato c’è soprattutto la crisi: l’età media va dai 40 ai 50 anni
IN FOTO UNA BADANTE CON UN'ANZIANA - foto simbolo
IN FOTO UNA BADANTE CON UN'ANZIANA - foto simbolo

NOALE. Un solo Comune non fa testo, ma dà almeno l’idea dell’aria che tira: fare la badante non è più affare per chi arriva dell’Est Europa, ma c’è anche tanta Italia. Questo almeno vedendo i numeri del corso organizzato a Noale (servizi sociali) con il patrocinio dell’Asl 13, dove su 17 partecipanti, dieci sono italiani, ovvero il 59 per cento. Si dirà che gli altri sette arrivano da Romania, Moldavia, Ucraina. Invece no, perché solo un iscritto arriva da queste parti. Dietro a questo dato c’è sì l’arte di arrangiarsi, perché dei partecipanti lo fanno per accudire l’anziano di casa, ma anche la crisi. Di questi tempi tutto fa brodo e se arrivasse l’occasione per portare a casa qualche soldo, meglio non lasciarsela scappare.

Corso. Il via il 10 febbraio. Cinque lezioni, tutte al lunedì, di quattro ore ciascuna, al costo di 10 euro. Al termine sarà consegnato un attestato di frequenza. L’obiettivo è dare un sostegno a chi aiuta i soggetti più deboli, dare una preparazione di base e, al tempo stesso, una garanzia alle famiglie. Aperto a tutti, con esperti si parla di principi di etica, com’è organizzato il sistema sanitario locale, l’igiene e la sicurezza, elementi di geriatria, i farmaci e le terapie, oltre a materie legate al diritto.

Per chi. Nel volantino di presentazione del corso, si legge che la badante è «una persona che per necessità o per libera scelta risponde alla chiamata per aiutare altre persone rivelandosi promotore e donatore di speranza; è una persona capace di ascoltare, sollevare e confortare i più sofferenti, partecipando nella condivisione alla responsabilità e alla vita di ognuno, intervenendo per aiutare a superare le situazioni di malattia, di sofferenza, di emarginazione».

Iscritti. Il numero massimo era di 15 ma poiché ne rimanevano fuori due, in Comune hanno deciso di allargarlo. Non si volevano più partecipanti proprio per lavorare al meglio su una cerchia ristretta: della serie, pochi ma buoni. Così al via si sono presentati dieci italiane, tre dell’Africa nera, uno ciascuno dall’India, dall’Argentina, dal Marocco e dall’Europa dell’est. Due gli uomini: un italiano e un indiano. L’età media varia dai 45 ai 50 anni e la provenienza è soprattutto di Noale, ma anche Scorzè, Santa Maria di Sala e Dolo.

Futuro. Nonostante i numeri, però, dal Comune non sanno ancora se l’iniziativa sarà replicata a breve. Il corso si chiuderà a metà marzo.

Alessandro Ragazzo

 

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