«In Riviera c’è l’emergenza sfratti»

L’allarme dei Comuni: l’85 per cento di chi non ha pagato i mutui è italiano
PD 11 FEBBRAIO 2004 G M SFRATTO (CARRAI)
PD 11 FEBBRAIO 2004 G M SFRATTO (CARRAI)

CAMPAGNA LUPIA. Continua, nonostante si intravedano i primi accenni di ripresa economica, la grave emergenza sfratti in Riviera del Brenta, punta di un iceberg, quello della crisi abitativa e dei redditi, forse ancora più propfondo.

«Gli sfratti esecutivi», spiega il vicepresidente della conferenza dei sindaci dell’Asl 13, Fabio Livieri e sindaco di Campagna Lupia, «nei dieci comuni della Riviera del Brenta sono oltre un centinaio e continueranno a rappresentare una emergenza abitativa anche nel 2016. In alcune realtà urbane nel corso di questi ultimi 8 anni di crisi eco sono anche raddoppiati. Negli ultimi mesi il fenomeno si è acutizzato con alcuni sloggi che sono diventati esecutivi». Dalle analisi fatte nel corso degli anni di questa lunghissima crisi economica si è visto che ormai. Il 50% degli sfratti è a carico di cittadini stranieri sempre più in difficoltà e spesso aiutati a rimpatriare dai Comuni, ma sono tante le famiglie italiane che rischiano di finire in strada. Gli sfratti non sono quasi mai per fine locazione, ma quasi sempre per morosità. In queste condizioni non ci sono neanche i presupposti perché queste persone possano accedere ad alloggi popolari. «Per costruire nuovi alloggi», spiega Livieri, «i comuni non hanno certo risorse per affrontare un grosso problema come questo. Occorrerebbe un piano ad hoc da parte della Regione o dello Stato».

Un altro dramma in arrivo è quello legato agli espropri e alienazioni di case in cui la gente ha smesso di pagare il mutuo. Sono anche qui solo in Riviera quasi una cinquantina di casi. L’85% di chi è stato espropriato della casa è italiano. I problemi con più forti problemi di emergenza abitativa sono quelli di Mira e Dolo. Nel corso degli anni però i problemi si sono acuiti anche in centri come Stra Vigonovo e Camponogara. (a.ab.)

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